CASTELFORTE – E’ durato per l’intera mattinata di lunedì il secondo interrogatorio di Miriam Mignano, la 29enne di Castelforte rimasta gravemente ferita nel corso della sparatoria del 7 marzo nella hall dell’albergo Nuova Suio in cui aveva perso la vita il direttore Giovanni Fidaleo, di San Giorgio a Liri. La donna è stata sentita dai Carabinieri della Compagnia di Formia che, delegati dal sostituto procuratore Chiara D’Orefice, si sono recati a Roma dove la Mignano ha preferito restare, ospite di alcuni familiari, dopo essere stata dimessa dal policlinico Gemelli.
Il racconto di quanto avvenuto all’ingresso della struttura ricettiva di via delle Terme è stato secretato come il primo interrogatorio svolto nei giorni scorsi. La Mignano – secondo quanto è trapelato – ha fornito ulteriori elementi di cui erano alla ricerca i Carabinieri per definire la dinamica della sparatoria culminata con l’omicidio del direttore dell’albergo Nuova Suio, il 66enne di San Giorgio a Liri Giovanni Fidaleo.
Intanto è sempre al lavoro la difesa dell’omicida reo confesso Giuseppe Molinaro. I suoi legali, gli avvocati Giampiero Guarriello e Paolo Maria Di Napoli, stanno preparando la discussione del ricorso, che non è stato ancora fissato, davanti il Riesame di Roma avverso la seconda ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Cassino Alessandra Casinelli. L’istanza contiene la concessione dei domiciliari per l’appuntato di Teano in considerazione del suo quadro clinico, non proprio ottimale, avendo subito anche un intervento chirurgico pochi giorni fa e per essere in cura da oltre tre anni presso la psicologa di fiducia.
Gli avvocati Guarriello Di Napoli, infine, hanno confermato di aver avuto la disponibilità di un neuropsichiatra di fama nazionale di Castellamare di Stabia per sottoporre Molinaro ad una perizia psichiatrica.