TERRACINA – Nell’ambito dell’inchiesta “Free Beach” sulla gestione del litorale, il Procuratore Aggiunto di Latina Carlo Lasperanza insieme ai sostituti Giuseppe Bontempo e Antonio Sgarrella hanno emesso 32 avvisi di garanzia a carico di altrettante persone coinvolte nelle indagini. E’ quanto quanto “La Repubblica”, edizione di Roma. Tra i destinatari degli avvisi di conclusione indagine c’è anche l’ex Sindaco di Terracina, Roberta Tintari, oltre ad altri nomi emersi nell’inchiesta che ha portato ad una serie di arresti e alla caduta dell’amministrazione Tintari nel luglio del 2022. Tra gli indagati anche l’ex assessore ed ex consigliere comunale Davide Di Leo, l’ex presidente del consiglio comunale nella consiliatura Tintari, Gianni Percoco, e l’ex assessore di Fratelli d’Italia, Luca Caringi, mentre è stata archiviata la posizione dell’eurodeputato Nicola Procaccini.
Gli indagati, tra cui funzionari comunali, dirigenti, tecnici e imprenditori, sono accusati di diversi reati, tra cui abuso edilizio, turbativa d’asta, indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, frode in pubbliche forniture, induzione indebita e rivelazione di segreto d’ufficio. Ora gli indagati hanno 20 giorni di tempo per presentare memoria o chiedere di essere interrogati dall’autorità giudiziaria.
Le indagini su Terracina continuano nonostante l’archiviazione dell’europarlamentare Nicola Procaccini e i colpi ricevuti dall’accusa da parte di giudici del Riesame e Cassazione. Inoltre, l’approfondimento investigativo iniziato dalla DDA rimane ancora in piedi, oltre ai sequestri di stabilimenti che continuano sul litorale che da Terracina arriva al Circeo. Recentemente, è stato sequestrato il Sombrero a Terracina, ma i proprietari hanno vinto una battaglia amministrativa con il Comune e il Tar ha sospeso la revoca del titolo concessorio, fissando l’udienza di merito tra un anno, a marzo 2024. Anche se la concessione balneare è stata salvata, la struttura ha i sigilli della Procura e della Guardia Costiera.