FONDI – Continua il botta e risposta del Sindaco di Fondi, Beniamino Maschietto e la sua maggioranza consiliare con il “Comitato No al Forno Crematorio di Fondi”. Dopo l’ennesima presa di posizione del Comitato, tuona – in una nota- il sindaco Maschietto che dichiara: “Tutto questo non è più ammissibile e tollerabile motivo per cui i consiglieri di maggioranza hanno deciso oggi di non partecipare ai lavori di una commissione (Trasparenza, ndr) che non produrrebbe alcun atto concreto e porterebbe a ore di polemiche per ribadire posizioni già espresse”.
Con lui, sulla sua posizione, tutta la Giunta comunale – di cui è a guida – e i gruppi consiliari Forza Italia, IoSi, Democrazia Cristiana, Litorale e Sviluppo Fondano, Noi per Fondi. “I consiglieri di maggioranza, la giunta e il sindaco di Fondi Beniamino Maschietto non sono disposti ad accettare l’ennesima polemica e strumentalizzazione politica sull’impianto di cremazione promossa dall’opposizione e, per questo motivo, hanno deciso di non partecipare ai lavori della commissione Trasparenza, nuovamente convocata impropriamente per trattare un tema affrontato più volte in tutte le opportune sedi” – afferma.
“La procedura dell’impianto di cremazione è attualmente sospesa e tutti i chiarimenti sono già stati forniti in Consiglio comunale, nelle precedenti commissioni e a mezzo stampa. L’argomento è stato inoltre oggetto di ben due interpellanze consiliari. La funzione delle commissioni deve tornare ad essere quella di studio, confronto e preparazione alle Sedute Consiliari, non di strumentalizzazione politica al fine di continuare ad alimentare il dissenso divulgando falsità e alimentando un dibattito basato su presupposti del tutto errati o astratti, tanto sotto il profilo amministrativo e giuridico (come chiarito da diverse note stampa), quanto da un punto di vista ambientale e scientifico” – aggiunge.
E conclude: “La stessa petizione, con annessa campagna di comunicazione, prosegue basandosi su falsi dati scientifici e instillando nella popolazione l’idea che l’amministrazione voglia realizzare, contro il parere e la volontà dei cittadini, un grande inceneritore che causerà morte, distruzione e pestilenze”.