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Attualità

Gaeta / Lavori di messa in sicurezza nell’area ex-Avir, Minoranze chiedono accesso agli atti

GAETA – Ma la Soprintendenza ai beni archeologici, belle arti e paesaggio Provincie di Frosinone e Latina è stata adeguatamente e preventiva informata a tempo debito dal comune di Gaeta sui lavori di messa in sicurezza dell’ex vetreria Avir ? Nello specifico ha avuto la possibilità di prendere visione del progetto che il com une avrebbe poi attuato per il quale la stessa Soprintendenza avrebbe potuto avrebbere chiedere deludicazioni e chiarimenti e anche impartire alcune prescrizioni in merito ai lavori da realizzare?

Sono alcuni dei interrogativi intriganti che i consiglieri comunali di opposizione al Comune di Gaeta, Emiliano Scinicariello (Partito Democratico) Silvio D’Amante (Lista “Insieme Con Silvio D’Amante”) e Sabina Mitrano (lista “Gaeta Comunità di Valore”) hanno avanzato in una circostanziata richiesta di accesso agli atti che non hanno trasmesso al comune di Gaeta bensì alla direzione generale “Archeologia, Belle arti e paesaggio” del Ministero della Cultura in ordine a quanto avvenuto nel corso del consiglio comunale del 28 marzo scorso quando l’assessore ai Lavori Pubblici e Patrimonio della Giunta Leccese, Simone Petruccelli, consegnava ai tre esponen ti della minoranza copia della documentazione inerente l’intervento in c orso di messa in sicurezza a favore dell’ex vetreria.

Per i consiglieri Scinicariello, D’Amante e Mitrano “è immediatamente risultato di particolare interesse l’Autorizzazione rilasciata dalla Soprintendenza il 30 giugno 2021 ai sensi dell’articolo 21 del decreto legislativo 42/2004. Questo titolo “con prescrizioni” era rilasciata in risposta ad una nota del 1 giugno di due anni “con la quale, presumibilmente, il Comune di Gaeta ha chiesto il parere della Soprintendenza per quanto attiene alla tutela dei beni culturali, in quanto il complesso industriale era già oggetto di procedimento di Vincolo avviato da febbraio 2021, mentre i lavori erano già stati iniziati da parte del Comune di Gaeta sin dal settembre 2020”. Il provvedimento, indirizzato al Comune di Gaeta e alla Regione lazio Area VAS e alla direzione regionale per la pianificazione territoriale, paesaggistica e urbanistica, autorizzava un primo stralcio funzionale di lavori rientranti nel progetto complessivo in variante al Prg del comune di Gaeta. Se l’assessore Petruccelli su questa vriante urbanistica per la trasformazione dell’attuale destinazione industriale dell’area ec Avir “non ha fornito alcuna informazione durante l’ultimo Consiglio Comunale”, i consiglieri Scinicariello, D’Amante e Mitrano hanno di deciso di passare al contrattacco e di chiedere una pioggia di documenti.

Innanzittitto hanno sollecitato informazioni sullo stato di avanzamento della variante urbanistica; una copia dell’istanza in base all’articolo 21 del decreto legislativo 42/2004 presentata dal Comune di Gaeta alla Soprintendenza ed un’altra riguardante la documentazione progettuale allegata all’istanza (elaborati progettuali e relazioni tecniche). I tre consiglieri d’opposizione ricordano nella richiesta di accesso agli ati inviata alla Soprintedenza come la stessa all’intervento del suo provvedimento autorizzatorio chiedesse al comune di Gaeta di presentare successivamente un’apposita istanza ai sensi dell’articolo 146 del decreto legislativo 42/2004 “ai fini del rilascio del prescritto parere di competenza”.

Il comune di Gaeta ha mai provveduto ad ottemperare a questa prescrizione che potrebbe risultare determinante per certificare la legittimità dei lavori di messa in sicurezza all’intervento dell’ex vetreria nelle fasi iniziali della campagna elettorale conclusasi con il voto amministrativo del 12 giugno 2022?

Alla luce di questa seconda considerazione i consiglieri Scinicariello , D’Amante e Mitrano hanno avanzato una seconda richiesta, quella di chiedere copia dell’istanza di Parere paesaggistico (previsto dall’artic olo 146 del decreto legislativo 42/2004) formulata dal Comune di Gaeta per gli interventi di messa in sicurezza e relativa Autorizzazione rilasciata dalla Soprintendenza. In quest’ultimo provvedimento la Soprintendenza prescrive che “sia comunicata con congruo anticipo la data di inizio lavori, al fine di permettere a questo Ufficio di programmare i sopralluoghi di rito, nel corso dei quali potranno essere impartite ulteriori prescrizioni e indicazioni che faranno parte integrante della presente autorizzazione”. Il comune di Gaeta ha mai effettuato questa preliminare comunicazione prima di cantierare l’area ex Avir? Le minoranze anche di questa presunta comunicazione alla Soprintendenza hanno chiesto di avere copia ma l’aspetto più significativo è un altro.

Riguarda il passaggio del provvedimento con cui la Soprintendenza afferma che “su due immobili (foglio 34, Particella 89, Sub. 35 e 36) non interessati dal progetto di odierna valutazione, tuttavia graficizzati sugli elaborati grafici e segnalati nella relazione tecnica, è in corso il procedimento sanzionatorio ai sensi dell’articolo 160 del decreto legislativo 42/2004 in via di perfezionamento e che, invece, per quanto concerne gli aspetti paesaggistici è stato segnalato agli enti competenti l’esistenza di opere in assenza di autorizzazione paesaggistica”. Insomma la Soprintendenza aveva cominciato un iter procedurale teso a sanzionare il comune di Gaeta sulla tipologia degli avviati interventi di qualificazione a favore dell’area ex Avir ma i consiglieri Scinicariello, D’Amante e Mitrano sono arrivati ad un’altra conclusione.

Hanno preso atto come i lavori di messa in sicurezza, iniziati prima dell’ottenimento delle autorizzazioni previste ai sensi degli articoli 21 e 146 del decreto legislativo 42/2004, “hanno determinato modifiche non autorizzate a immobili sottoposti a vincolo e per di più in contestuale violazione della normativa paesaggistica, con conseguenti ricadute anche sotto il profilo penale. Da qui si chiede alla direzione generale “Archeologia, Belle arti e paesaggio” del Ministero della Cultura anche copia del verbale o provvedimento con cui la Soprintendenza ha accertato le avvenute violazioni; lo stato dei provvedimenti sanzionatori ed eventuale esito degli stessi, nonché indicazione dei soggetti responsabili (progettista, rup, direttore dei lavori ed imprese esecutrici) ed eventualmente l’esistenza e stato di avanzamento di eventuali procedimenti penali connessialle violazioni accertate.

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Saverio Forte