Formia / Incendio Villaggio Don Bosco, messe spostate al Palamendola. Iniziata la conta dei danni [VIDEO]

FORMIA – Ripartire subito. Pasqua è servito soprattutto a questo dopo il vasto e spettacolare incendio che nella notte tra venerdì e sabato Santo ha parzialmente distrutto la chiesa del Cuore Immacolato di Maria nel Villaggio Bosco di Formia. “Dalla croce tutto rinasce, ripartiamo dal crocefisso che è rimasto illeso”: con questo slogan il parroco, ancora scosso dopo quanto avvenuto, don Mariano Salpinone, ha chiesto ed ottenuto dal Comune di Formia che le funzioni religiose della Veglia e del giorno di Pasqua si svolgessero sul parquet del vicino Palamendola.

La gara di solidarietà

La struttura, fortemente voluta dal compianto sindaco Michele Forte ai tempi in cui presiedeva il consiglio provinciale di Latina, non è stata mai così gremita com’è avvenuto nella messa di sabato notte e in quelle celebrate il giorno di Pasqua. Formia e tutte le parrocchie della forania cittadina e delle tre foranie dell’Arcidiocesi di Chiesa sono state protagoniste di una bellissima gara solidarietà perché tutto quanto è andato distrutto venerdì notte dalle fiamme – dai paramenti sacri (don Mariano era riuscito a salvarne soltanto tre non riuscendo a mettere in salvo oggetti a lui molto cari del giorno della sua ordinazione sacerdotale) a quanto necessario per celebrare una Messa – sia stato sostituito da donazioni e gesti, piccoli e grandi, di solidarietà. Questa vicinanza, messa in mostra a più riprese, in questi giorni dall’Arcivescovo di Gaeta Monsignor Luigi Vari, dal vicario foraniale don Carlo Lembo, da altri sacerdoti di Formia e di altri centri del Golfo, è stata sottolineata da don Mariano Salpinone nelle diverse omelie pronunciate in cui ha evidenziato il dono dello stare insieme e di un recuperato senso di comunità che saranno determinanti ora per realizzare i lavori necessari per rendere finalmente fruibile e al servizio dell’intera città la chiesa di Acquatraversa andata parzialmente distrutta.

La conta dei danni

Intanto è iniziata la conta dei danni che si preannuncia essere ingente e don Mariano Salpinone – nell’intervista video allegata – ha rivelato che, in attesa della prima relazione tecnica dei Vigili del Fuoco che dovrà stabilire la causa dell’incendio, tra martedì e mercoledì si svolgerà un primo sopralluogo dei tecnici incaricati dalla parrocchia. Dal suo esito si potrà capire se l’auditorium sottostante la chiesa distrutta dalle fiamme potrà essere utilizzato (probabilmente già da domenica prossima) per le principali attività, religiose e sociali, del Villaggio don Bosco.

Un fatto è certo. La disponibilità del Palamendola è a tempo purtroppo. Le ultime messe saranno celebrate il giorno di Pasquetta, Lunedì in Albis, dopodichè dovrà essere trovata un’altra sistemazione. Nei suoi interventi don Salpinone ha ribadito, commuovendosi, come siano stati alcuni ragazzi e giovani frequentanti l’oratorio tra i primi a tentare di domare le fiamme e siano stati gli immigrati e alcuni senza fissa dimora – molti dei quali di religione musulmana – ospitati nella tenda allestita come dormitorio sul sagrato della chiesa a dare allarme dopo aver sentito l’odore del fumo provenire dalla sagrestia (rivestita completamente in legno) in fiamme. Purtroppo l’utilizzo degli estintori e del sistema antincendio del sottostante auditorium si è rivelato inutile – ha concluso don Salpinone.

E mentre sono iniziate diverse raccolta fondi per finanziare la ricostruzione della chiesa di Acquatraversa (la più importante è della Parrocchia Cuore Immacolato di Maria utilizzando l’Iban IT92Y010307398000000108684), il Comune di Formia, rappresentata domenica alla Messa di Pasqua dagli assessori alla cultura, alle attività Produttive e alla politiche sociali Fabio Papa, Chiara Avallone e Rosita Nervino, ha garantito il massimo impegno per snellire e velocizzare il rilascio delle autorizzazioni amministrative necessarie perché la chiesa andata parzialmente distrutta venga quanto prima costruita.

VIDEO Intervista a Don Mariano Salpinone e Assessore Chiara Avallone

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