La terza sezione penale della Corte di Appello di Roma ha confermato le assoluzioni nei confronti dell’ex consigliere comunale di Latina di Forza Italia Vincenzo Malvaso e dell’ex dirigente del comune capuologo Maria Elena Lusena. I due, imputati per associazione per delinquere falso e abuso d’ufficio, vennero arrestati nel novembre 2016 nell’ambito dell’operazione “Olimpia” che decapitò i vertici dell’amministrazione comunale di centro destra. Malvaso e Lusena, che rimasero in carcere per venti giorni prima del pronunciamento del Tribunale del Riesame, scelsero di essere processati con il rito abbreviato e vennero assolti perchè il fatto non sussiste dal Gup del Tribunale di Latina Giorgia Castriota.
In quella circostanza il sostituto procuratore Giuseppe Miliano aveva chiesto per entrambi una condanna a quattro anni di carcere a testa: per Malvaso per l’approvazione di una variante urbanistica in località Borgo Piave, per la Lusena per i lavori allo stadio comunale “Francioni” e per alcuni favori all’ex società del Latina calcio. Dopo quell’assoluzione propose appello la Procura di Latina ma martedì il procuratore generale Luisanna Figliola, ritenendo corretta la sentenza di primo grado, ha rinunciato a formalizzare la sua richiesta di condanna. La Corte d’appello ha preso atto e ha assolto di nuovo Malvaso e Lusena.
Questa sentenza produrrà effetti anche nel confronti degli altri imputati che avevano optato per il rito ordinario. Rinviati a giudizio, sono attualmente imputati davanti il Tribunale di Latina e, dunque, in virtù dell’assoluzione di martedì di Malvaso e Lusena, potrebbe confidare nello stesso trattamento. Anche il giudizio contabile davanti la Corte dei Conti potrebbe, in virtù di questa sentenza risolversi favorevolmente per i politici e i funzionari del comune di Latina coinvolti nell’operazione “Olimpia”.