GAETA – Dispiacere e rammarico. Anche l’arcivescovo di Gaeta Monsignor Luigi Vari ha fatto fatica a celare la sua amarezza dopo aver appreso dagli organi d’informazione e dai social la decisione, inaspettata per tantissimi, di Congregazione delle suore di Santa Maria Maddalena Postel di lasciare Gaeta in cui era arrivata nel 1908 per volere dell’allora Arcivescovo, Monsignor Francesco Niola, il pastore originario di Avella, vicino Nola, capace di scrivere una pagina importante nella chiesa gaetana per il suo motto: vitto, abiti e libri. Grazie a Monsignor Niola duranti i suoi 28 anni alla guida dell’Arcidiocesi si fece apprezzare per l’inaugurazione del Seminario Diocesano di Conca e per l’apertura di diversi istituti religiosi, tra cui quello gestito dalle suore francesi che hanno la loro sede presso l’abbazia di Saint Sauveur Le Vicomt.
La decisione assunta qui Giovedì Santo di chiudere l’istituto religioso al civico 64 di via Atratina a Gaeta è stata considerata come un pugno nello stomaco per molti collaboratori e forse per lo stesso Arcivescovo, Monsignor Luigi Vari. Sul sito della Curia è stata pubblicata una breve nota in cui si apprende come venga considerata come un tradimento l’interruzione della presenza a Gaeta delle Suore della Misericordia e di terminare il prossimo giugno l’attività didattica presso l’Istituto di via Atratina. La decisione assunta giovedì scorso dal consiglio generale di questa congregazione religiosa era stata motivata per l’aumento di una presunta esposizione debitoria e per il decrescente numero di bambini frequentanti la scuola primaria ed elementare.
Di questa duplice situazione sembrerebbe essere stata a conoscenza l’Arcidiocesi di Gaeta che si era attivata per affrontarla: “Rincresce pensare alla chiusura di una così benemerita istituzione religiosa ed educativa presente da oltre un secolo a Gaeta mentre erano in corso consultazioni, sollecitate dalla stessa Arcidiocesi, per superare le difficoltà oggettive della Congregazione in ordine alla crisi vocazionale non di meno per quelle di ordine gestionale relativamente all’attività didattica”. La Curia gaetana, insomma, si era mobilitata ma venire a capo dei problemi sorti ma in Francia, pochi minuti prima dell’inizio della funzione religiosa della “Coena Domini”, in meno di un’ora è stato decidere l’istituto gaetano di via Atratina.
La bomba mediatica è scoppiata, le forze politiche d’opposizione hanno chiesto al comune di Gaeta di vigilare per evitare eventuali speculazioni immobiliari al posto dell’istituto che ospitava diverse classi di scuola materna ed elementare mentre il sindaco Cristian Leccese si è limitato a confermare “l’impegno dell’Amministrazione comunale da me presieduta nel consentire, in questa fase transitoria, tutto ciò che rientra nelle nostre competenze affinché gli alunni potranno proseguire ed affrontare serenamente l’inizio del nuovo anno scolastico presso gli istituti che i loro genitori sceglieranno”.
Ad intravvedere alla fine del tunnel una piccola luce perché le suore francesi della Congregazione di Santa Maria Maddalena Postel restino a Gaeta è ottimisticamente Monsignor Vari: “L’Arcidiocesi di Gaeta ha informato il Consiglio generale della Congregazione religiosa circa la disponibilità ad una ripresa delle consultazioni auspicando una nuova decisione che possa contemperare tutte le esigenze e con queste una ripresa dell’apostolato, assicurando anche la continuità didattica”.
Ma la forza imprenditoriale a Gaeta in questo momento dei “B&b” o case vacanze è più appetibile del suono di qualsiasi sirena.