ITRI – Forza Italia non cambia idea: non c i sono i presupposti per tornare a far parte della maggioranza uscita vincitrice dalle urne il 3 ed il 4 ottobre 2021 e, soprattutto, della Giunta presieduta dal sindaco di Itri Giovanni Agresti. Lo stato maggiore azzurro ha voluto archiviare (doverosamente) la pausa pasquale per giustificare la sua assenza all’incontro in programma il 31 marzo che il primo cittadino aveva organizzato presso il palazzo municipale per decretare un ventilato ricompattamento dopo la fuoriscita dalla Giunta del neo consigliere e assessore regionale di Fratelli d’Italia Elena Palazzo. Forza Italia nei giorni successivi alle dimissioni dell’Onorevole Palazzo dall’incarico di vice sin daco e di assessore rimase spettatrice alla finestra. Decise, grazie alla lungimiranza politica del suo storico punto di riferimento locale che corrisponde al nome di Michele Stamegna, di attendere le iniziative e le mosse che effettuò il sindaco Agresti.
La prima – la nomina ad assessore dell’ex leghista Alessia Mancini inglobando quasi tutte le deleghe dell’ex vice sindaco Palazzo – fu considerata fisiologica e Forza Italia non potette avanzare alcuna riserva politica. La seconda – la nomina a vice sindaco dell’assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Cece – fu considerata una provocazione, quasi un affronto al punto che Forza Italia decise di disertare la riunione promossa dal sindaco Agresti nel tentativo di “riabbracciare” il fondamentale alleato Forza Italia che un anno e mezzo fa gli permise di diventare per la quarta volta primo cittadino di Itri. In effetti gli azzurri subito dopo il voto amministrativo dell’autunno 2021 decisero di non far parte della Giunta (con l’inevitabile scelta di sedere tra i banchi dell’opposizione) perché la richiesta di beneficiare di una doppia rappresentanza nell’esecutivo Agresti non venne accolta.
“Le deleghe le attribuisco io – disse il sindaco – l’unico che ha il potere, per legge, di farlo”. Forza Italia nelle ultime settimane, tra non poche sfumature interne, aveva anche accettato di portare avanti posizioni meno ortodosse e più light. Magari accettando le deleghe di vice sindaco, all’urbanistica e fors’anche al Pnrr, responsabilità che, gestita sino a due settimane fa dalla dimissionaria vice sindaca Palazzo, era tornata nella disponibilità di Agresti. Il sindaco di Itri ha deciso di nominare suo “vice” l’avvocato Giuseppe Cece e in una nota l’attenta coordinatrice comunale di Forza Italia Donatella Del Bove ha deciso di riiscrivere l’agenda politica. Almeno della sua parte.
“A seguito delle recenti comunicazioni , a mezzo stampa, da parte del sindaco Giovanni Agresti in merito alla posizione di Forza Italia nelle vicende politico-amministrative del comune, è volontà del nostro partito chiarire un punto nodale: non è nostra intenzione prender parte all’attuale maggioranza, così come veicolato da diverse voci istituzionali e non, senza l’azzeramento della giunta. La motivazione è da ricercare, ancora una volta, nei disattesi accordi pre-elettorali interni alla lista “Ripartiamo per Itri” che sono alla base della nostra collocazione nella minoranza del Consiglio comunale”. Forza Italia non vuol proprio sentire parlare di scendere dall’aventino dell’opposizione su cui ha deciso di rimanere il principale gruppo di minoranza di “Itri Facciamo Futuro” composto dall’ex sindaco Antonio Fargiorgio e dalle consiglieri Tiziana Ialongo e Vittoria Maggiarra.
Le accuse di “completa paralisi amministrativa” lanciate qualche giornata da quest’ultima lista civica sono state rinnovate dalla segretaria comunale di Forza Italia Del Bove: “A distanza di 18 mesi, caratterizzati da un immobilismo storico nei settori più importanti della vitalità amministrativa e del bene pubblico, quali sono l’urbanistica, punto programmatico più incisivo e fortemente caldeggiato da Forza Italia – e i lavori pubblici, che registrano la stasi del settore nonostante i finanziamenti procurati dalla precedente amministrazione, la nostra posizione – rimarca la dottoressa Del Bove – è stata quella di richiedere l’azzeramento della Giunta ,per il bene della collettività e per un concreto rilancio dell’azione amministrativa. La risposta del Sindaco, di contro, si è palesata nella nomina dell’assessore e del vice-sindaco ,a seguito delle dimissioni della Palazzo. Pertanto ,trascorso il periodo di assenza del Sindaco durante il quale la rappresentanza di Forza Italia rispettosamente è rimasta in silenzio, i suoi consiglieri attueranno un’opposizione dura, ma propositiva, su tutte le linee programmatiche concertate durante la campagna elettorale e confermate nell’ufficialiazzazione della carica del Sindaco Agresti,ad oggi completamente inattuate”.
Questa presa di posizione di Forza Italia potrebbe garantire una maggiore robustezza politca all’azione delle minoranze, alla vigilia dell’approvazione del delicato bilancio di previsione in programma il 28 aprile prossimo. Al sindaco Giovanni Agresti è rimasta disponibile, nelle file dell’opposizione, una sola fish, quella dell’ex sindaco e suo vice Giuseppe De Santis, del Partito Democratico. Ma l’ultima riunione del direttivo Dem – ha fatto sapere l’attenta segretaria Paola Ruggieri – aveva ribadito la “netta opposizione” alla giunta Agresti in quanto – “come da un anno e mezzo denunciamo – è del tutto incapace di affrontare i problemi che affliggono Itri (questione dei pozzi privati, cimitero, chiusura del consultorio, finanziamenti del PNRR persi, opere pubbliche ferme, prevenzione della piaga degli incendi del tutto assente, mancanza di programmazione economica e pianificazione urbanistica). Il Pd aveva chiesto al sindaco Agresti le sue dimissioni per ridare un minimo di dignità all’intera comunità itrana che solo così potrà davvero “ripartire” e soprattutto aveva bacchettato e, forse censurato, l’atteggiamento ondivago del consigliere De Santis con un attacco politico molto incisivo: “Distinti e distanti da ogni incoerenza ed ambiguità”.