TERRACINA – Nella città del Tempio di Giove, salgono a quota quota cinque i candidati sindaci: dopo Massimiliano Cesare Fornari per il movimento popolare nazionale “Forza e coraggio”, dopo Gabriele Subiaco per Europa verde, dopo Francesco Giannetti come candidato sindaco della coalizione di centrodestra e, infine, Fabrizio Di Sauro come candidato sindaco della coalizione di centrosinistra (formata dal comitato “Terracina rinasce”, Pd e M5s), in campo è sceso anche l’ex consigliere comunale Alessandro Di Tommaso, con una lista civica che porta il suo come.
Di Tommaso ha presentato ufficialmente la sua candidatura nei giorni scorsi, e, durante una conferenza tenutasi in una sala gremita dell’Hotel River di Terracina, ha fatto sapere che la sua sarà una campagna elettorale “basata su un metodo condiviso con tutto il tessuto cittadino.” E Di Tommaso, in effetti, oltre ad avere nelle sue fila fedeli sostenitori del mondo politico, come l’ex assessore Barbara Cerilli, ha già raccolto il sostegno di molti settori dell’imprenditoria locale: pescatori, marittimi e balneari in primis, ma anche il mondo delle aziende agricole sarà al suo fianco.
Sul tema, Di Tommaso ha fatto sapere: “Si tratta di forze trasversali, che hanno compreso come, per il rilancio di Terracina, ci sia bisogno di organizzazione e pragmatismo, di regole chiare e di trasparenza per tutti.”
Pur essendo alla sua prima esperienza come candidato sindaco, Di Tommaso ha le idee chiare: “Da tanti anni mi batto – ha affermato – la mia idea di città. Prima con un partito organizzato (ha militato nel Pd, ndr), che poi ho lasciato per sposare un progetto civico rivolto alla Terracina del presente, ma anche e soprattutto alla Terracina del futuro.
Non siamo tra quelli che fantasticano di fare il sindaco – ha poi aggiunto -. Sono consapevole sia del ruolo che andrei a svolgere sia dei problemi che affliggono la città. Ma pensiamo anche di conoscere le risposte alle criticità.”
Per quanto riguarda i temi della campagna elettorale, in un primo livello di intervento, per Di Tommaso rientrano la rimessa in sesto dei servizi pubblici cittadini, come la biblioteca e il museo, che vorrebbe far tornare agibili. Mentre, per il medio termine, Di Tommaso punta ad ottenere finanziamenti che permettano non solo di immaginare, ma anche di costruire la città del domani, anche grazie alla programmazione urbanistica.
Infine, Di Tommaso ha fatto sapere di non temere la concorrenza: la sua squadra lavora sul metodo e sui meriti. “Questa sfida non si vince con i muscoli, ma con i progetti, con le idee. Non con i contenitori, ma con i contenuti. Noi ci saremo.”