Latina / Elezioni comunali 2023: volano stracci nel Pd, Enzo De Amicis si candida con il centrodestra

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LATINA – Che le elezioni comunali nell’indomabile capoluogo pontino sarebbero state al veleno non c’erano dubbi. Eppure, forse, dopo 3 tornate elettorali in 3 anni, il dato più eclatante di questa nuova campagna elettorale arriva a meno di 24 ore dalla presentazione ufficiale delle liste… con Enzo De Amicis che da (quasi) candidato del Pd alle Primarie, si candida con il centrodestra, con Matilde Celentano che lo accoglie a braccia aperte.

L’inizio della vicenda

Al centro del mirino, ancora una volta c’è la coalizione di centrosinistra, con Damiano Coletta candidato sindaco. Ma gli stracci, stavolta, sono del suo principale alleato: il Pd. I dem, infatti, hanno prima imposto che imposto la rotta, scegliendo il candidato sindaco attraverso la formula delle Primarie (e chiedendo ad Enzo De Amicis, di fare un passo indietro rispetto alle stesse, candidando l’avvocatessa Daniela Fiore) e poi facendo scoppiare un caso proprio intorno alle Primarie e a De Amicis: quello dei messaggi whatsapp con cui lo stesso ex capogruppo dei dem in consiglio comunale avrebbe chiesto ai presunti elettori di votare Coletta e non Fiore alle Primarie.

E proprio per via di questi messaggi, il Pd avrebbe scelto di escludere De Amicis dalla lista dei possibili consiglieri comunali… Così, per “ripicca”, De Amicis ha ufficializzato il suo cambio di casacca: in campo ci sarà. Ma con Matilde Celentano, il candidato sindaco del centrodestra, la coalizione “nemica”.

Lo strappo: le dichiarazioni al veleno di De Amicis

Eppure, tra le righe della dichiarazione rilasciata da De Amicis, si capisce che lo strappo non è avvenuto certo poche ore fa, ma risale proprio a quando gli fu chiesto di fare un passo di lato in favore della Fiore, cosa che non ha mai realmente mandato giù: “Ho militato con convinzione nel Partito Democratico: l’ho fatto credendo che quel partito, a vocazione maggioritaria, potesse essere anche casa mia, ma così non è stato per irresponsabilità dell’attuale classe dirigente locale che si sta allontanando piano piano da quei valori moderati e del mondo cattolico che non ho mai negoziato.

Un percorso che si e definitivamente interrotto nel momento in cui la mia candidatura alle Primarie per la scelta del candidato Sindaco è stata rifiutata perché non corrispondeva ad una visione di una sinistra che ha nei nuovi diritti civili una quasi unica ragione di essere, come il nuovo corso della Segreteria Nazionale sta producendo. A questo si sommano anche le relazioni politiche e le modalità di interlocuzione verso la mia persona. Intendo la politica come un percorso collettivo fondata anche sulle relazioni personali.”

E ancora: “Sto uscendo da un Partito che non ha saputo cogliere la possibilità di riaffermare la propria iniziativa politica e la propria consistenza facendolo di nuovo scivolare in una sorta di Partito unico guidato da Damiano Coletta. Non credo che questo sarà utile alla dialettica democratica della Città che ha vissuto questi ultimi anni una sorta di difficoltà amministrativa e politica. Oggi inizia una nuova fase della mia vita politica che resta salda sui valori del moderatismo, sui bisogni di chi lavora e sui principi della nostra cultura cattolico-democratica. Una fase che affronterò da uomo libero.”

Dopo un passaggio sui temi delicati, che il Pd, e con lui il centrosinistra non ha saputo affrontare, De Amicis ha concluso: “Non ci sono oggi per me le condizioni umane oltreché politiche (stampa docet) per continuare un percorso all’interno del Pd, cui ho creduto e per it quale mi sono speso moltissimo. Certamente il mio sostegno non andrà tanto a questo o a quel partito, ma a un candidato Sindaco che indichi un progetto di governo chiaro per la Città. Non è più tempo di no, di immobilismo, di polemica. Dobbiamo tornare a far grande Latina”.

Tra atti di coraggio e questioni di dignità

 Dopo le dichiarazioni al vetriolo di De Amicis, a stretto giro, è arrivata la conferma di Matilde Celentano, che ha sottolineato: “Da alcuni giorni ci sentivamo costantemente. Una conversazione fitta, figlia di un rapporto reale e costruttivo che abbiamo sempre mantenuto in Consiglio Comunale, pur provenendo da aree politiche diverse. Ho colto il suo disagio rispetto alla collocazione politica nel centrosinistra e nello stesso tempo la sua sensibilità a temi propri della mia idea di sviluppo della città: università diffusa in centro, viabilità, polo sanitario. Partendo da questo abbiamo maturato la necessità, per entrambi, di tradurre questi obiettivi in un atto concreto, con la mia proposta di accoglierlo nella lista che porta il mio nome. Questo rappresenta per entrambi un atto di coraggio.”

Ma all’atto di coraggio proclamato dalla Celentano, il Pd, per mano di Leonardo Majocchi, ha risposto parlando di dignità: “L’amico De Amicis è libero di candidarsi dove vuole, compresa la destra. Ciò che sta accadendo è un riflesso di quanto accaduto per svariati anni nel nostro partito e delle modalità di intendere la politica e le persone. Con una differenza: che oggi abbiamo fatto una scelta di dignità e abbiamo detto basta.”