FORMIA – “La nostra città è da anni ostaggio dei danni causati dal dissesto idrogeologico: assistiamo inermi ad intere zone della città che ciclicamente vengono colpite da allagamenti, frane o esondazioni di torrenti. I terribili eventi che hanno interessato lo scorso settembre la zona di Santa Maria la Noce sono solo l’ultimo intollerabile esempio. Sarebbe necessario un cambiamento radicale nella cultura del governo della città, un ripensamento completo nella gestione del territorio e delle sue priorità. Soprattutto considerando che fenomeni atmosferici sempre più intensi legati al cambiamento climatico sono destinati a manifestarsi con maggiore frequenza, mettendo in evidenza tutte le fragilità del nostro territorio” – sono le parole dei consiglieri comunali di Formia, Luca Magliozzi e Alessandro Carta, del gruppo Partito Democratico-Demos-Forum Progressista che tornano sulla questione firmando una mozione consiliare sul contrasto e la prevenzione dei fenomeni di dissesto idrogeologico.
“Eventi naturali sempre più frequenti che rischiano di diventare tragici in una città che nel corso del tempo ha visto un aumento dell’abbandono dei terreni montani, del disboscamento causato dagli incendi, dell’espansione edilizia, della costruzione spesso abusiva sui versanti a rischio, della mancata pulizia dei corsi d’acqua e della cementificazione di tratti di torrenti. Tutto ciò contribuisce in modo significativo all’aumento dell’esposizione al rischio idrogeologico e alle alluvioni. Purtroppo troppe volte si è cercato esclusivamente di tamponare l’emergenza senza mai affrontare il problema in modo strutturale. Per questo motivo, abbiamo presentato una mozione sul contrasto e la prevenzione del dissesto idrogeologico con la speranza di aprire un dibattito non più rimandabile su questo tema” – spiegano i due Consiglieri.
Magliozzi e Carta, dunque, formulano così una loro proposta in merito: “Proponiamo che il Comune si doti di un ufficio specifico dedicato al coordinamento di tutte le azioni necessarie a contrastare il dissesto idrogeologico: dal monitoraggio delle pratiche urbanistiche nelle zone a rischio, alla realizzazione di un piano di interventi per la manutenzione e la prevenzione. Chiediamo inoltre, che tra tutte le pratiche di condono ancora inevase dal Comune di Formia, si dia priorità alla presa in carico di tutte le richieste relative ad edifici presenti in zone a rischio idrogeologico (in particolare quelli in zona rossa PAI) per avere una visione chiara della situazione urbanistica nelle aree sensibili.
Ma anche che si dia finalmente attuazione alla delibera sul contrasto agli incendi, recentemente approvata, e che si sottoscriva un vero “patto sociale” che veda coinvolti tutti i soggetti e gli enti interessati, in primis, gli operatori della montagna, al fine di varare una strategia condivisa di salvaguardia e promozione del territorio. Perché è arrivato il momento di fare finalmente scelte coraggiose e di ripensare completamente la gestione del nostro territorio, non è più accettabile continuare ad assistere inermi alla conta dei danni”.