Formia / Mario Piccolino, Zingaretti alla camera ardente: “A breve conferenza regionale e approvazione Prg”

FORMIA – E’ giunto puntuale questa mattina alle 9,30, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, che ha presenziato all’apertura della camera ardente allestita in onore di Mario Piccolino presso la Sala Ribaud del Comune di Formia. Presenti Autorità, rappresentanti di Ordini e categorie professionali, l’Ordine degli Avvocati del golfo di Gaeta, Sindaci e amministratori delle città vicine.

Una presenza importante, quella del Governatore del Lazio, a testimonianza della vicinanza al sindaco Sandro Bartolomeo e all’amministrazione comunale in questo delicato momento. Ma soprattutto per dare una risposta da parte della Regione Lazio ad un evento tragico e inquietante come l’omicidio dell’avvocato Piccolino.

Zingaretti, affiancato dal consigliere regionale Enrico Forte, ha dichiarato che sarà convocato al più presto una conferenza di carattere regionale per chiamare a raccolta tutte le forze dello stato per fare il punto sulle infiltrazioni nel sud pontino e nelle cittadine del litorale. “I segnali che si possono dare sono tanti – ha detto Zingaretti – Innanzitutto rafforzare la presenza delle forze dell’ordine. Non ha funzionato la riorganizzazione dei tribunali, con la scelta di sopprimere Gaeta e trasferire la competenza a Cassino.

Attendiamo l’esito delle indagini per capire meglio cosa sia accaduto. Ma sicuramente bisogna accelerare l’approvazione del Piano Regolatore per bloccare l’espansione delle edilizie legate ai clan che hanno interessi nella speculazione edilizia”.

VIDEO – Discorso del presidente Zingaretti alla Camera Ardente

“Credo non ci siano più dubbi sulla presenza camorristica su questo territorio”, ha dichiarato il sindaco Sandro Bartolomeo, che ha sottolinea quanto l’incidenza dei clan sia fortemente radicata a Formia in particolare per gli interessi speculativi riguardanti l’edilizia.

“Vogliono cambiare la citta – continua il primo cittadino – per questo dobbiamo porre l’attenzione all’assetto urbanistico. Il Prg è da approvare subito. Ritengo che la madre di tutte le battaglie sia l’urbanistica. Questa città si salva mettendo al sicuro il piano urbanistico. Formia è una bella città, attrae interessi per costruire sulle colline da parte della camorra. La camorra di oggi è diversa da quella di un tempo, è fatta di imprese, di collegamenti con la politica. Se riusciamo a recidere questo legame la città è salva. Ricordo che Mario Piccolino ha portato avanti con costanza una battaglia sulle speculazioni edilizie sui terreni dell’Acerbara. Un Prg approvato mette al sicura la nostra città, evitando ricorsi e altri tentativi di costruzione”.

Insomma, per Bartolomeo un motivo plausibile dell’assassinio di Mario Piccolino potrebbe essere quello dell’urbanistica. Ma non solo. Ci sono le sale slot, come già anticipato da Temporeale.info, ma potrebbe essere anche il settore dei rifiuti.

“Abbiamo creato – spiega Bartolomeo – una società pubblica per i rifiuti (Formia Rifiuti Zero, ndr), se si sottraggono 77 milioni di euro di appalti sei un nemico per la camorra. Quello dei rifiuti è uno dei settore più appetibili per gli interessi della camorra. Sono convinto che il livello di infiltrazione sia alto. Questo omicidio è il primo episodio. Piccolino queste cose le denunciava. Oggi è arrivato il momento per le istituzioni di farsi sentire. La mia volontà è di non arretrare di un millimetro. Queste cose le denunciavamo 30 anni fa con Francesco Carta in consiglio comunale. Se ci avessero ascoltato all’epoca forse oggi non staremmo qui a parlare. Questa gente ha acquistato terreni, costruito immobili. La Guardia di Finanza deve fare indagini serie sul territorio”.

“E’ per me un elemento doloroso – ha aggiunto – che sia stato ammazzato per le scelte dell’amministrazione. Credo che questo sacrificio sia servito. La manifestazione dell’altro giorno ci ha dato la cifra di come la città reagisca. La nostra comunità non ha nulla a che spartire con questa gente. Non so quanti anticorpi abbia ancora per difendersi da questi attacchi ma ora le istituzioni devono farsi sentire. Bisogna potenziare i controlli sul territorio, come si fa a controllare con una sola pattuglia? E’ una partita per tutto il Lazio meridionale”.

E ha concluso: “La morte di Mario Piccolino cambia molte cose. Il tribunale di Gaeta è stato chiuso, tagli alle forze dell’ordine. È l’ora di fare un salto di qualità”.

Giuseppe Mallozzi

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