Cultura

Formia / “Rovi di rose”: nuovo racconto di Pasquale Scipione, una storia d’amore, morale e oblio

FORMIA – Si è cimentato in un nuovo racconto il prolifero autore Pasquale Scipione che ha firmato un nuovo libro dal titolo “Rovi di rose” (Caramanica Editore, 2023). A pochi mesi dall’uscita dell’altro racconto “Un utero per Alba” (Ali Ribelli Edizioni, 2022), lo storico Dirigente scolastico dell’Istituto “Fermi-Filangieri”, si è immerso nella stesura di una nuova storia dedicata alle sfumature dell’amore. Con “Un utero per Alba” l’attenzione narrativa si snoda in una vicenda legata al desiderio di genitorialità, alla fecondazione assitita o, per l’appunto, alla cosiddetta pratica dell’ “utero in affitto”, sollevando anche la questione morale attorno ad essa, senza trascurare la tensione emotiva che può creare in una coppia fino a farla esplodere.

“Rovi di rose”, invece, indaga un altro aspetto dell’amore: quello che si potrebbe definire uno spaccato legato alle “colpe” legate alla nascita di un sentimento tra due persone – distanti per età e per scelte di vita – che finiscono però con l’innamorarsi. Un sentimento che li mette a margine di una sorta di “condanna sociale”, dalla quale – solo a distanza di anni – si vedono riscattare, al pari del luogo simbolo di quell’amore.  Pasquale Scipione –  già autore di “Ritorno tedesco con incognita” (2017); “Ite: il caso è risolto” (2018); “L’altra America” (2018); “Figli di El Alamein” ( 2020); “Le variabili dell’amore” (2021); “Pennellate – Settimio Guglielmo prigioniero pittore” (2021) e “Marisol” (2021) – con l’ultimo racconto porta avanti un personale progetto di creatività al servizio di argomenti di attualità sui quali accende i riflettori. 

Può un uomo d’amore essere condannato all’oblio per un ‘errore d’amore’? Può un uomo essere dimenticato perchè una delle tante articolazioni del suo sentimento e del suo gran cuore ha osato sfidare i dogmi della morale maggiormente condivisa? Può rinascere alla luce della memoria con la riapertura dell’edificio simbolo di questa tribolata, ma autentica emotività? Questa è la storia in cui sbocciano uomini, amori, bambini, case e rovi di rose. La storia di come, col tempo, l’umanità può riscattarsi dal vizio del giudizio” – si legge nella quarta di copertina di “Rovi di Rose”.

La pubblicazione – dedicata come sempre alle nipotine Alice e Chloe –  è, inoltre, impreziosita da una trasposizione dei dipinti di Mario Liberace, tutti – a partire dalla copertina – ispirati direttamente al racconto.

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