SEZZE – E’ la convinzione investigativa dei Carabinieri di Sezze: apparterebbero allo stesso nucleo familiare i partecipanti alla rissa a conclusione della quale domenica pomeriggio, in occasione della 52° edizione della sagra del carciofo, una persona è stata accoltella nei pressi del centro Ubaldo Calabresi. Dalle parole si è passati ai fatti quando due persone, poco più che quarantenni come gli altri partecipanti alla rissa, sono venute a contatto maneggiando una bottiglia rotta di vetro e, forse, anche un coltello.
Di sicuro uno dei due contendenti è rimasto ferito al collo ed in testa decidendo di mettersi in salvo fuggendo in via delle Piagge Marine laddove sono arrivati i soccorsi e alcune pattuglie dei Carabinieri di Sezze e della Polizia Locale. Gli inquirenti sono convinti che la rissa sia scoppiata a causa di vecchie ruggini– condite da una pioggia di denunce e di lesioni – emerse all’interno dello stesso nucleo familiare presente alla rinomata sagra del carciofo.
Il sindaco di Sezze Lidano Lucidi ha definito l’accoltellamento di domenica pomeriggio “un singolo episodio completamente esterno alle iniziative legate all’evento” e, dunque, “non c’è alcun collegamento con la manifestazione”-
“Oltre 20mila persone – ha commentato il sindaco Lucidi – hanno affollato la nostra città solo nella giornata di domenica, divertendosi, mangiando bene, in allegria e senza alcun momento di tensione. L’episodio a latere della sagra – ha proseguito il primo cittadino di Sezze – come già spiegato non è minimamente collegato all’evento. Niente gomiti alzati o fumi dell’alcol, niente situazioni legate alla droga, ma semplicemente l’esito di una questione personale tra due cittadini finita male. All’aggredito vanno tutti i nostri auguri per una pronta guarigione, ma ci teniamo a fare questa distinzione perché qualcuno si è lasciato andare ad illazioni che danneggiano il buon nome della nostra città che invece, adesso, dovrebbe essere elogiata per quanto è riuscita ad offrire ai visitatori”.
