LATINA – Irregolarità nell’assegnazione degli appalti per lavori su immobili militari: è l’ipotesi alla base dell’inchiesta che ha portato ad indagare su appartenenti all’Aeronautica. Sono 49 gli appalti finiti nel mirino dei carabinieri e della polizia militare di Ciampino. Sono state eseguite 24 misure cautelari, di cui 14 arresti e 10 obblighi di dimora nelle province di Roma, Napoli, Caserta, Latina, Viterbo, Grosseto, Chieti e Ravenna.
Dodici sono nei confronti di militari dell’aeronautica. Le indagini ipotizzano a vario titolo diversi reati: “turbata libertà degli incanti”, “frode nelle pubbliche forniture”, “corruzione per l’esercizio della funzione”, “falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici”.
Tra le varie basi militari in cui sono stati effettuati i lavori, nel periodo intercorso tra il mese di maggio 2017 ed il mese di gennaio 2021, c’è anche quella di Borgo Piave a Latina. Tutto parte dalla segnalazione su due militari, all’epoca in servizio a Ciampino e proprietari di una società edile privata. Per gli investigatori tra uno dei due militari ed alcuni titolari di ditte edili che lavoravano per conto delle forze armate, sono avvenuti diversi movimenti di denaro che poi sono stati approfonditi dalle indagini.
In tutto, sui 49 appalti pertinenti a lavori in basi militari dell’Aeronautica, nel Lazio e in Campania, sono emerse diverse irregolarità: per l’accusa alcune ditte venivano agevolate garantendosi l’assegnazione diretta dei contratti pubblici, mentre i due militari titolari della ditta privata ricevevano in cambio prestazioni d’opera e materiali per propri fini. Altri appartenenti all’aeronautica, secondo l’accusa, consapevolmente consentivano tali condotte, venendo meno ai doverosi obblighi di vigilanza e controllo.
II volume d’affari degli appalti ammonta complessivamente a circa 3 milioni di euro. L’Aeronautica Militare, che ovviamente è parte lesa in tutta l’indagine, ha avviato nel frattempo una propria inchiesta amministrativa interna.