GAETA – “Trasparenza, questa sconosciuta!”. Hanno provocato un vespaio di polemiche – ma c’era da aspettarselo – le nostre anticipazioni di qualche giorno fa circa la pubblicazione dal 30 marzo al 9 aprile scorsi, dopo sette mesi e mezzo, della determina numero 750 del 10 agosto scorso da parte della dirigente del settore economico finanziario del comune di Gaeta Veronica Gallinaro. Già all’epoca l’appena insediata amministrazione Leccese anticipava l’impossibilità oltre un decimo della Tari prevista (il tributo per la gestione dei rifiuti) e, di fatto, emetteva un ruolo a conguaglio per il 2022 di ben 632mila euro.
A sobbalzare sulla sedia con qualche giorno di ritardo sono stati i consiglieri comunali di opposizione Emiliano Scinicariello (Pd), Silvio D’Amante (Insieme con Silvio D’Amante sindaco) e Sabina Mitrano (Gaeta Comunit di valore). “Potremmo subito sindacare l’incapacità di incasso da parte di questa Amministrazione di centro destra, che porta la Tari a livelli da “primato regionale” a fronte di un servizio decisamente insoddisfacente, nonostante i tentativi di autocelebrazione di Sindaco ed Assessore e nonostante l’indubitabile spirito di servizio di coloro che lavorano nel delicato ambito dell’igiene urbana – hanno commentato Scinicariello, D’Amante e Mitrano – Ci si dovrebbe chiedere in vece per quale motivo c’è così tanta evasione nella riscossione della Tari, e forse si scoprirebbe, ad esempio, che una seria riflessione sulle residenze fittizie, sulle case in affitto ‘pirata’, sui b&b ‘fantasma’ andrebbe fatta da tutti, nell’interesse della città. In questo modo, si eviterebbe di far gravare il peso dell’evasione a chi già paga regolarmente e profumatamente”.
In effetti l’anomalia amministrativa di questa vicenda è stata soltanto una: una determina della dirigente Gallinaro che campeggia da anni nella classifica per quanto riguarda le indennità economiche percepite in tema di performance conseguite è stata redatta il 10 agosto e pubblicata dopo quasi mesi …dopo le elezioni politiche e regionali.
I consiglieri Scinicariello, D’Amante e Mitrano chiamano in causa chi è abilitata al rispetto della trasparenza e dell’anti corruzione, la segretaria generale del comune Patrizia Cinquanta:” Non c’è che dire, la trasparenza a Gaeta è andata a farsi benedire, e non sappiamo neanche più se esserne meravigliati, avendo ciascuno di noi – a più riprese e ciascuno per motivi diversi – richiamato ad una maggiore trasparenza chi ne è Responsabile Comunale, la Segretaria Generale, che di fronte a tutto ciò sembra non batter ciglio. Dal 10 agosto 2022 al 30 marzo 2023 ci sono state due consultazioni elettorali e forse avrebbe fatto comodo ai cittadini venire a conoscenza di queste sorpresine… magari non sarebbe cambiato nulla. O magari sì. Di sicuro è stato vergognoso occultare all’opinione pubblica ed agli stessi amministratori comunali, per più di 7 mesi, un simile provvedimento”.
Questo attacco frontale dei consiglieri Scinicariello, D’Amante Mitrano, seppur per qualche ora, era stato anticipato da chi nel consiglio comunale di Gaeta, il giovane portavoce del Movimento Cinque Stelle Simone Avico. Avanza interessanti riserve contabili e procedurali: “Il rischio che il conguaglio Tari si rivelerà un vero salasso è oggi più che realistico. Già nel Pef era stato chiaro che le cifre dichiarate perse, inserite nel rendiconto 2022 e in seguito nelle cartelle che verranno notificate nel 2023, sarebbero state in seguito recuperate e poste a carico di un già alto disagio sociale che grava su molte fasce della popolazione. Registriamo e poniamo perplessità circa l’efficienza e l’operato dell’ente a recuperarle, quantomeno verso chi ne attiene le possibilità”.
Anche il M5S sente odore di campagna elettorale in questo ritardo quasi …geologico per la pubblicazione della determina numero 750 del 10 agosto 2022: “C’è chi ha già preso in considerazioni l’ipotesi di aver voluto evitar di rendere noto un aumento delle tariffe nel periodo da settembre a marzo carico di appuntamenti elettorali di cartello per il nuovo consigliere regionale Cosmo Mitrano- aggiunge Avico – Dobbiamo registratre una grave mancanza di trasparenza nell’adozione di atti amministrativi posti in essere dall’amministrazione e del suo apparato dirigenziale. Una scelta politica ben chiara a discapito di tutti i cittadini soprattutto se correlate alla delibera di Giunta del 4 aprile 2023 quando con un’esilarante proroga dello stato di emergenza del Covid del 2022 si è deliberato il rinnovo degli sconti tariffari per la sosta alle strutture alberghiere ed extra alberghiere sia nel perimetro della Ztl e delle aree a disco orario che all’esterno di queste fasce, compresi addirittura i costi di abbonamento per questi ultimi contenuti. Questa decisione risulta ridicola e priva di basi se collegata con le dichiarazioni dell’amministrazione di una Gaeta che vanta continuamente sold out e un afflusso turistico invidiabile, specialmente nelle strutture ricettive. Non riusciamo, di conseguenza, a spiegarci perché – conclude l’esponente grillino – questi sconti restano allora esclusivi di determinate categorie. Prendiamo atto che per fortune altrui, a Gaeta, a pagare restano sempre gli stessi….”. O almeno.