GAETA – Luogo di ascolto e di valorizzazione delle idee e dei talenti ma anche un sostegno per scegliere il proprio piano formativo. E’ tutto questo il “Festival dei giovani” che, giunto all’ottava edizione, sta richiamando da mercoledì migliaia di adolescenti a Gaeta impegnati a coltivare talenti e passioni ma anche idee e progetti, voglia di incontrarsi, scoprire e affrontare le nuove sfide del futuro. L’iniziativa, che chiuderà i battenti nella giornata di venerdì, è ideata e realizzata da “Noisiamofuturo” in collaborazione con il comune di Gaeta ed in partnership con l’Università Luiss “Guido Carli” di Roma.
Il programma prevede una serie davvero ricca di sondaggi, contest, incontri di formazione e dibattiti sui temi di attualità più importanti, con gli stessi giovani che rispondono “all’emergenza futuro” come protagonisti indiscussi. “Questi ragazzi – ha detto il sindaco di Gaeta Cristian Leccese nell’intervista video allegata – ci stanno chiedendo il giusto aiuto per orientare il loro futuro. Questa iniziativa non si è fermata neppure durante il Covid. Anzi è cresciuta sino a diventare una rassegna di assoluto livello nazionale. Da giorni stanno emergendo due forze fresche che sono una grande partecipazione ed un’entusiasmante voglia di esserci, che ci hanno colpito ed emozionato”.
Intervista a Cristian Leccese, sindaco di Gaeta
Numerosi i partner che hanno scelto di partecipare all’evento. Tra questi marchi e brand di prestigio come l’Adidas, Umana, Ariete Fattoria Latte Sano, Loacker, E-Distribuzione, Habacus, Grimaldi Lines, Cellularline, Specialità Italiane, Mondadori, Rizzoli, Piemme e Scuola Holden. Tanti i momenti di confronto e di riflessione in programma, entrato nel vivo con l’intervento, presso il cinema teatro Ariston dell’ex Guardiasigilli Paola Severino nella veste di autorevole docente presso l’Università Luiss Guido Carli. Dopo la sua partecipazione all’ultimo festival di Sanremo, è stata inseguita dai ragazzi giunti a Gaeta Pegah Moshir Pour, l’attivista di origini iraniane che sui social sta legittimando le proteste dei giovani connazionali dopo la morte di Mahsa Jina Amini nella denuncia del regime islamico.
Intervista a Pegah Moshir Pour, ricercatrice e attivista iraniana