FORMIA – “Che sia chiaro a tutti: Formia non è una città per malintenzionati!”. Alla fine di una triste vicenda è questo il monito che si sente di lanciare e ci tiene a farlo perchè – seppur protagonista di una “disavventura”- le è rimasto il conforto di aver avuto accanto a sè la collaborazione della comunità formiana e una puntuale sinergia delle Forze dell’Ordine scese in campo, a cui vuole destinare un plauso speciale, che hanno scritto per lei un lieto fine. Protagonista della vicenda un’avvocatessa di Formia – E.T. – che ieri pomeriggio, intorno alle 16, stava consumando al tavolo esterno di un bar della centralissima via Vitruvio, quando il tremolio della sedia, sulla quale s’era accomodata, l’ha sollecitata ad accorgersi che le era stata appena portata via la borsa adagiata alla stessa.
Con pronta reazione, la professionista si è data subito all’ “inseguimento” dei due giovanissimi entrati in azione, chiedendo contemporaneamente a gran voce aiuto ai passanti, urlando ciò che le era accaduto. Nel giro di pochi istanti, mentre sul posto già stavano accorrendo la volante della Polizia e quella dei Carabinieri, proprio le sue grida hanno catturato l’attenzione di alcuni astanti che le sono andati in supporto. Un ragazzo è stato fermato subito, l’altro, invece, è riuscito ad allontanarsi, ma le Forze dell’Ordine – con l’ulteriore supporto della Polfer – grazie anche a quanto notato e riferito dalla gente in strada, sono riusciti a trovarlo nel bagno della stazione ferroviaria Formia-Gaeta, con la borsa che è stata restituita alla legittima proprietaria.
E’ proprio l’Avvocatessa a consegnarci questo racconto alla fine del rocambolesco pomeriggio e lo fa col dichiarato intento di ringraziare quanti l’hanno aiutata, nonchè per evidenziare il senso di comunità dalla quale si è sentita avvolta, nonostante la spiacevole circostanza, e il grande senso di protezione, sicurezza e legalità che ha respirato grazie al “tempestivo ed eccellente” intervento di Polizia e Carabinieri, in quello che definisce testualmente “un lavoro di squadra bellissimo, tante persone solidali e tanta professionalità”. Ella stessa non ha voluto che fossero rivelate più delle sue iniziali perchè non ha alcuna intenzione di trarre notorietà dal racconto di questa triste vicenda, ma non voleva che passasse sottotraccia anche la bella reazione della sua città di cui è soddisfatta, chiaramente, e orgogliosa.