VENTOTENE – L’acqua è un bene sempre più prezioso, lo è ancor di più per un’isola che deve affrontare, direttamente e indirettamente, costi più sostenuti del solito per averla. E così che a Ventotene, il cui impianto di dissalazione è stato a più riprese contestato con una serie di ricorsi al Tar da parte dell’amministrazione comunale, si è svolto nella centralissima piazza Castello non incontro-confronto davvero particolare: l’acqua va utilizzata al meglio, non può essere oggetto di spreco perché l’isola e i suoi residenti – residenti e operatori turistici – abbiano bollette più leggere del solito. In quest’ottica l’imprenditore Ciro D’Urso di Gaeta ha organizzato un’iniziativa finalizzata proprio a sensibilizzare i cittadini per perseguire il miglior utilizzo dell’acqua anche utilizzando tecnologie innovative e all’avanguardia.
In quest’ottica sono state coinvolte alcune delle aziende leader nel settore a livello nazionale ed internazionale (in testa la Geberit, la Kerakol e Sequira) che hanno mostrato agli isolani come l’innovazione tecnologica serva per una migliore fruibilità del prezioso liquido, sia per l’uso potabile che per quelli igienico-sanitari. Questo mini work shop è servito perché a sorpresa hanno partecipato diversi operatori idraulici ed imprese edili non solo di Ventotene ma anche provenienti dai centri del sud pontino e, comunque, legati per ragioni imprenditoriali alla seconda isola pontina.
“E’ stato un momento importante e molto proficuo – hanno commentato gli imprenditori turistici Pietro Pennacchio e Daniele Coraggio, quest’ultimo presidente dell’associazione di promozione turistica “Ventotene Mia” – alla vigilia dell’inizio della stagione turistica. Acqualatina ha investito cospicue risorse pubbliche per l’installazione dell’impianto di dissalazione, una soluzione che può essere soltanto migliorata ed efficientata. Questa iniziativa di Ciro D’Urso va apprezzata perché, al di là delle legittime ragioni imprenditoriali, va sostenuta una maggiore consapevolezza civica da parte di tutti perché l’acqua, che sia dissalata o trasferita dall’ente gestore dalla terraferma sulle nostre due isole , va utilizzata al meglio. Nell’interesse di tutti. Nessuno escluso”.