FORMIA – Diventare il primo saltatore in alto nella storia a vincere due Olimpiadi consecutive. Con questo proposito l’oro di Tokyo 2021 Gianmarco Tamberi ha iniziato dal centro di preparazione olimpica “Bruno Zauli” di Formia la sua personale marcia di avvicinamento in vista delle Olimpiadi del prossimo anno a Parigi. Insieme all’altro azzurro Stefano Sottile, il saltatore marchigiano ha scelto il “Bruno Zauli” per effettuare specifici ed innovativi test biomeccanici in stretta collaborazione con l’istituto di medicina e scienza dello sport del Coni che dalle Olimpiadi di Rio del 2016 utilizza l’analisi cinematica in 3D del salto in alto e, con le informazioni raccolte, ha realizzato un archivio dati che consente di valutare l’evoluzione e lo sviluppo degli atleti.
Nell’”hangar” del centro di preparazione olimpica di Formia Tamberi, in effetti, si sta sottoponendo ad un’analisi cinematica in 3D del salto in alto finalizzata a valutare aspetti della tecnica non facilmente visibili ad occhio nudo. La disciplina comprende tre movimenti diversi estremamente complessi e legati tra loro: fase di accelerazione, curva e stacco in volo. “Sto bene, molto bene” – racconta Tamberi, e poi: “Ho vissuto un periodo complicato con un problema al ginocchio ed altri piccoli guai che mi portavo dietro dalle ultime stagioni, ma grazie al mio team mi sono messo tutto alle spalle e adesso sono carichissimo”.
In effetti “Gimbo” questi particolari test li effettua almeno tre-quattro volte l’anno e sempre grazie presso il “Bruno Zauli” di Formia: “Mi aiutano molto a capire a che punto siamo, i tempi a terra, i tempi in volo, gli angoli di stacco, vedere la situazione rispetto ai miei salti migliori. Mi ritengo molto soddisfatto: ho ricominciato a saltare da un mese e già si vedono belle cose. Sembrano esserci cose tecnicamente molto buone”. Questa marcia di avvicinamento verso i Giochi di Parigi 2024 conoscerà un probante momento di verifica il prossimo agosto a Budapest in occasione dei mondiali all’aperto che Tamberi non ha mai vinto. Poi ci saranno il prossimo anno gli Europei allo stadio Olimpico di Roma e , dopo due mesi, le Olimpiadi a Parigi, due appuntamenti in cui l’atleta delle Fiamme Gialle dovrà difendere i titoli conquistati rispettivamente lo scorso anno a Monaco di Baviera e nel 2021 a Tokyo. Tamberi vuole fare tris perché non pensa di arrivare “zoppicante” alle Olimpiadi del 2028 a Los Angeles. Lo stage di Formia, dunque, è l’atto preliminare dell’inizio della stagione all’aperto che Tamberi affronterà partecipando soprattutto alle prove della Diamond League dopo aver vinto l’ennesimo titolo italiano indoor.
Per farlo ha scelto Formia guidato dal suo nuovo allenatore, l’ex saltatore in alto Giulio Ciotti, ed affiancato dal preparatore fisico Michele Palloni: “Mi trovo benissimo con loro. Siamo un team in sintonia, molto motivato. Tra noi c’è tanto dialogo. Puntiamo in alto. Gli obiettivi stagionali? Mi manca solo l’oro ai Mondiali, sarebbe la ciliegina sulla torta quello di Budapest il prossimo agosto. Arrivato a trent’anni i cambiamenti mi stanno stimolando da morire. Ci credo, ci credo fortemente e sto lavorando per provare a conquistare quella medaglia. Affronterò avversari molto competitivi, farò del mio meglio per essere un ostacolo per loro”.
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