Un nuovo caso di aggressione ai danni di operatori sanitari. Questa volta è accaduto, nella giornata di martedì, nel reparto Servizio psichiatrico di diagnosi cura dell’ospedale Santa Scolastica di Cassino. A denunciarlo è la Cisl Funzione Pubblica. Un’operatrice – secondo quanto ha raccontato il sindacato – è stata aggredita fisicamente da una paziente che poco prima era entrata con accesso al pronto soccorso. La degente si è scagliata contro l’infermiera che è stata gettata a terra. All’operatrice sanitaria, immediatamente soccorsa, sono state riscontrate delle fratture e la prognosi è di 25 giorni. Una vicenda che riaccende la discussione sulla sicurezza all’interno dei presidi sanitari, questione più volte sollevata dalla Cisl Funzione Pubblica di Frosinone.
“Quanto accaduto all’interno dell’ospedale di Cassino è gravissimo – hanno affermato il Segretario Generale della Cisl Funzione Pubblica di Frosinone Antonio Cuozzo e la Responsabile Cisl Funzione Pubblica del Polo D Rosaria Piscopo – Ancora una volta assistiamo ad un’aggressione subita da un operatore sanitario che stava svolgendo il proprio lavoro”. La Cisl chiede che i vertici aziendali garantiscano maggiori controlli e più sicurezza soprattutto in quei reparti che sono maggiormente a rischio come il reparto di Servizio psichiatrico e del Pronto soccorso. Nel pronto soccorso – spiegano – è presente un punto di polizia solo nella mattinata e durante i giorni feriali. Questo non è ammissibile perché occorre garantire sicurezza 24 ore su 24, 7 giorni su 7″.
E nei prossimi giorni dall’organizzazione sindacale partirà una nuova richiesta all’Azienda sanitaria: “Il prossimo primo maggio saremo tutti in piazza per la festa dei lavoratori – ha aggiunto il Segretario Generale della Cisl Funzione Pubblica di Frosinone Antonio Cuozzo – È necessario che alle molte parole che saranno pronunciate in quell’occasione seguano i fatti e, primo fra tutti, la sicurezza”.
Sulla vicenda si è pronunciato il neo presidente della Regione Lazio Francesco Rocca: “Sono episodi di inaudita gravità – ha dichiarato – che non possono lasciarci indifferenti. Garantire la sicurezza degli operatori sanitari del Lazio è una priorità assoluta. La Regione Lazio – ha concluso Rocca – deve fare la sua parte e sta già lavorando in questa direzione”.