ROMA – Sono stati circa seimila gli infortuni sul lavoro nel Lazio solo nei primi mesi del 2023. Di questi, sei hanno avuto esiti mortali: tre giovani persone a Roma e tre a Latina hanno tragicamente perso la vita. Bisogna invertire la rotta e la Giornata Mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro invita a riflettere sull’importanza della prevenzione.
A livello nazionale l’Inail ha pubblicato i dati relativi al primo trimestre 2023 dai quali emerge una diminuzione degli infortuni sul lavoro -25,5% rispetto allo stesso periodo del 2022. Questa contrazione è dovuta, anche al forte calo di denunce riconducibili al Covid. Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Istituto entro il mese di marzo sono state 144.586 mentre sono state 196 quelle che hanno riguardato incidenti con esito mortale (+3,7%). Sono confortanti invece i numeri che arrivano dalla provincia di Frosinone. Sensibilizzazione ed informazione restano le armi più efficaci per contrastare il fenomeno poiché i soli controlli non bastano.
“Nei primi mesi del 2023, solo nel Lazio, sono stati circa seimila gli infortuni sul lavoro. Di questi, sei hanno avuto esiti mortali: tre giovani persone a Roma e tre a Latina hanno tragicamente perso la vita. Dobbiamo invertire la rotta. Dietro questi numeri ci sono storie e famiglie colpite drammaticamente da un’improvvisa quanto evitabile tragedia”. Così in una nota il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, in occasione della Giornata Mondiale della salute e della sicurezza sul lavoro.
“L’odierna Giornata Mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro – prosegue Rocca – ci invita a prestare attenzione sull’importanza della prevenzione, delle malattie professionali e sulla necessità di un impegno collettivo per promuovere e diffondere la cultura della sicurezza e della salute in ogni ambiente. Episodi come quelli avvenuti pochi giorni fa all’ospedale di Cassino, dove un’infermiera è stata brutalmente aggredita da un paziente, o ancora la tragica morte di due operai in un’azienda tra Latina e Sermoneta avvenuta a seguito dell’esplosione di una bombola di ossigeno, sono emblematici di una deriva pericolosa nel nostro territorio. La Regione Lazio ha già avviato azioni per consolidare, promuovere e diffondere la cultura e la pratica della salute e della sicurezza in ogni ambiente di vita, lavoro e studio”.
“La Giornata Mondiale per la Salute e Sicurezza sul Lavoro – afferma l’assessore regionale al Lavoro, Università, Scuola, Formazione, Ricerca e Merito, Giuseppe Schiboni – ci impone una seria riflessione anche alla luce dei dati sugli incidenti e gli infortuni che si continuano purtroppo a registrare in Italia e nella nostra Regione. È per noi un obbligo civile e morale agire affinché si adottino realmente misure volte ad arginare questo triste trend che in questo primo periodo dell’anno, nella nostra Regione, ha fatto registrare circa seimila infortuni sul lavoro. Uno degli obiettivi prioritari resta ovviamente la diffusione della cultura della sicurezza negli ambienti di lavoro, puntando con convinzione su informazione e prevenzione”.