LATINA – Il tema del lavoro della sicurezza, delle opportunità di sviluppo e dei diritti, è al centro di due lettere scritte dai candidati a sindaco di Latina, Matilde Celentano (alla guida della coalizione del centrodestra) e Damiano Coletta (candidato della coalizione progressista), nella giornata del Primo Maggio. Entrambi partono dall’articolo 1 della Costituzione italiana, che stabilisce che l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro che promuove tutte le condizioni che rendano effettivo l’esercizio di questo diritto.
Matilde Celentano (centrodestra)
“Buon Primo Maggio ai cittadini di Latina, ai lavoratori, a chi cerca stabilità, a chi lotta per la sicurezza sul lavoro, a chi il lavoro lo ha perso e ha bisogno di credere in un’altra possibilità. La nostra Costituzione ci ricorda che l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro, che la nostra Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ci ricorda che la nostra Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni. Ci ricorda che la donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l’adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale e adeguata protezione. Vogliamo dedicare la festa di oggi anche a quei lavoratori che per motivi di servizio non possono godersi il Primo Maggio come avrebbero voluto. Sono gli uomini e le donne delle forze dell’ordine, gli operatori sanitari, i baristi, i camerieri, i gelatai che con un sorriso ci servono ai tavoli della festa. Ci stiamo proponendo alla guida della città di Latina con un progetto di sviluppo per rilanciare l’economia del territorio. Noi ci crediamo. Crediamo che la nostra proposta favorisca la creazione di posti di lavoro e che i nostri figli possano avere un futuro in questa città. Promuoviamo la cultura della sicurezza sul posto di lavoro e le pratiche di lavoro flessibili e di vicinato pensate per le persone con disabilità. Crediamo nella valorizzazione della risorsa umana, in Comune e in ogni ambiente di lavoro, da favorire con percorsi di partecipazione e di condivisione degli obiettivi della governance. Che il lavoro sia sinonimo di libertà, prosperità e crescita per tutti. Buon Primo Maggio”.
Damiano Coletta (centrosinistra)
“Il Primo maggio è un’occasione di festa e di celebrazione, ma anche di riflessione e impegno. La nostra è una Repubblica fondata sul lavoro, come dice la Costituzione. E questo è un principio che dobbiamo tutelare e che abbiamo il dovere di garantire. Il mio pensiero è ai giovani, ai quali dobbiamo poter assicurare un futuro di prospettive e opportunità, di lavoro stabile e sicuro, di diritti. E’ compito delle imprese e dei sindacati creare occasioni di sviluppo e tutelare la sicurezza. E’ compito delle istituzioni però tracciare la strada, promuovere le condizioni che rendano effettivo l’esercizio di questi diritti, costruire le basi per lo sviluppo di una comunità. E’ questo un impegno preciso che prendo con i cittadini, un impegno che fa parte della nostra politica che ha rimesso la persona al centro dell’azione amministrativa. C’è una strada ancora lunga da percorrere, ma abbiamo punti precisi nel nostro programma di governo che puntano sui giovani, sullo sviluppo dell’università, su misure di contrasto alla disoccupazione e all’esodo giovanile, promuovendo sul territorio innovazione e lavoro qualificato. In una recente analisi svolta fra gli studenti del capoluogo si è visto come la percezione delle opportunità lavorative non sia realistica. Un posto su tre destinato agli universitari rimane vacante perché non ci sono le giuste competenze ad occuparlo. E in pochi conoscono realmente l’offerta formativa territoriale. Fondamentale sarà dunque creare una piattaforma di orientamento, favorire il partenariato tra industria e formazione secondaria e terziaria, realizzare un sistema integrato di collaborazione tra enti e ricerca.
E poi le donne. Le donne di Latina sono occupate per la maggior parte in impieghi che riguardano la cura e i servizi, spesso a tempo determinato o con contratti privi di tutele. Una condizione questa accentuata dalla crisi pandemica, che ha reso più complesso il ricollocamento e che aggrava ancora il divario in assenza di un filtro in ottica di genere. La politica deve allora agire sulle cause che alimentano questo divario, investendo sul welfare di prossimità, rinforzando le reti sociali, investendo sulla formazione ma anche sul supporto alla genitorialità.
Garantire diritto al lavoro non può che implicare inoltre una lotta senza tregua al lavoro nero, attraverso un accordo tra Ispettorato del Lavoro e polizia locale per incrementare i controlli, garantire sicurezza e contrastare il caporalato”.