Un anno fa – era il 3 maggio 2022- un femminicidio che sconvolse due province, quelle di Frosinone e Latina. Romina De Cesare, 36enne originaria di Cerro al Volturno, nel Molise, venne uccisa con 14 coltellate in un appartamento di Via del Plebiscito, nella parte alta del capoluogo ciociaro. Per quell’omicidio è accusato l’ex fidanzato, Pietro Ialongo. E’ sotto processo davanti alla corte d’Assise del Tribunale di Frosinone. Una vicenda quella di Romina che destò scalpore. Avvenuto nel cuore di Frosinone per mano – secondo le accuse – di chi diceva di amarla. Una vittima innocente come tante, troppe, ce ne sono in Italia.
Le indagini condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Frosinone, diretta dal dottore Flavio Genovesi, si indirizzarono subito su Pietro Ialongo che fu fermato il giorno dopo in stato confusionale a Sabaudia dai Carabinieri del Reparto Investigativo del Comando Provinciale di Latina . A loro l’uomo, ora difeso dagli avvocati Riccardo Di Vizio e Vincenzo Mercolino, confessò di averla uccisa dopo un litigio e di aver tentato il suicidio. Proprio i carabinieri della stazione di Sabaudia sono comparsi lo scorso 6 aprile in aula per ricostruire quei momenti quando fermarono il 38enne. La prossima udienza del processo si terrà a giugno. Un anno fa la città di Frosinone rimase senza parole, attonita. Furono tante nell’immediato ma anche nei mesi successivi le manifestazioni di solidarietà per una vittima innocente, i cui familiari si sono costituiti parte civile attraverso gli avvocati Danilo Leva e Fiore Di Ciuccio. In questo anno in tanti si sono mobilitati per non dimenticare Romina, con fiaccolate e gesti in memoria della 36enne molisana.