CISTERNA DI LATINA – Un uomo considerato “a rischio” a causa di sue ‘affermazioni’ che avrebbero potuto metterlo in pericolo. A dirlo è il dipartimento di Polizia di San Francesco, negli Stati Uniti, ufficializzando la scomparsa, avvenuta la mattina del 1 maggio, di Vittorio Marianecci, 57enne imprenditore originario di Cisterna di Latina ma da anni residente a Miami, in Florida. Una scomparsa che, in realtà, nel giro di poche ore è diventata la morte dell’imprenditore – così come annunciato da alcuni familiari sulle piattaforme social: il cadavere dell’uomo, infatti, sarebbe stato ritrovato nella baia di San Francisco.
In effetti è stato un suo familiare presso la Station Park di San Francisco a denunciare come l’imprenditore di Cisterna fosse stato avvistato per l’ultima volta in Florida, dove viveva da tempo, mercoledì 26 aprile. Il giorno dopo avrebbe dovuto volare per Seattle, Washington, ma pare che lì non ci sia mai arrivato. Dipoi, il ritrovamento del cadavere, la cui notizia è stata diffusa nella tarda serata di ieri, ha confermato ciò che la famiglia di Marianecci aveva sostenuto, vale a dire di aver rintracciato il telefono dell’uomo fino a San Francisco, senza più avere sue notizie dal presunto arrivo in California.
Nel corso delle indagini, Marianecci era stato visto l’ultima volta entrare nella contea di Marin venerdì 28 aprile. E da qui erano partite le ricerche, diramando una sua descrizione – alto un metro e 70 centimetri, calvo con capelli grigi, occhi castani, con un tatuaggio multicolore sulla parte superiore del braccio sinistro – e diffondendo appelli attraverso i social, come quello di un cugino dell’imprenditore scomparso: “era volato per lavoro a Seattle per poi proseguire, sempre per lavoro, a Las Vegas dove non é mai arrivato. Lo so che la distanza è abissale, ma la rete annulla ogni distanza”.
Poi l’amara scoperta.