FORMIA – “Sono passati dieci mesi da quando il Consiglio comunale di Formia ha approvato la delibera avente ad oggetto le linee d’indirizzo sulla Disciplina di contrasto agli incendi e sviluppo sostenibile delle attività agro-silvo-pastorali del proprio territorio montano. Purtroppo, spiace constatarlo, da allora poco o niente è stato fatto per darle attuazione e anche quello spirito comprensoriale tra i comuni che condividono il territorio degli Aurunci, che sembrava essersi appalesato in quella circostanza, sembra oggi essere venuto meno” – lo scrivono in una nota l’Associazione Comunità Lazio Meridionale ed Isole Pontine e l’Associazione Incontri & Confronti.
“L’avvicinarsi dell’estate rende maggiormente concreto il pericolo di incendi, ma ciò non sembra preoccupare più di tanto le istituzioni: la montagna, quasi figlia di un dio minore, non sta in cima ai pensieri di chi amministra. Eppure essa rappresenta quasi la metà del territorio comunale, come ci ricordano i dati del Piano di Gestione e Assestamento Forestale (PGAF). Infatti, rispetto alla superficie complessiva del Comune di Formia, che ammonta a circa 7.400 ettari, e le aree interessate dal piano sono ben 3549 ettari, il cui uso del suolo è riassunto nella tabella allegata” – si legge ancora.
Ed ancora: “Il PGAF del comune di Formia è stato adottato dal consiglio comunale con delibera n. 46 del 30 novembre
L’Associazione Comunità Lazio Meridionale ed Isole Pontine e l’Associazione Incontri & Confronti concludono: “E’ necessario decidere e concertare le azioni da mettere in campo per contrastare gli incendi (c.d. fuoco prescritto) e coinvolgere in modo attivo gli operatori della montagna. L’Estate è alle porte: evitiamo di rivedere il solito scenario, con enorme impegno di risorse finanziarie, con Canadair, Protezione Civile e Vigili del Fuoco a rincorrere incendi terribili e distruttivi“.