FORMIA – Poco dopo le 22.30 di ieri sera – giovedì 4 maggio – il boato di felicità che ha accompagnato la matematica vittoria del campionato di serie A del calcio italiano da parte della “Società Sportiva Napoli Calcio” ha travolto anche Formia, tutto il sud Pontino, trasformandosi ben presto in un onda lunga che ha – in realtà – coinvolto tutto lo Stivale fino ad oltrepassarne addirittura i confini.
Così il terzo scudetto del Napoli – al culmine di un campionato durante il quale alla squadra di mister Luciano Spalletti e del presidente Aurelio De Laurentiis è stato costantemente riconosciuto il talento di un bel gioco – giunge dopo trentatrè anni (il primo arrivò nel 1987 e il secondo nel 1990): la “Capolista se ne và” e alza la coppa di una vittoria desiderata tanto a lungo, grazie al pareggio ottenuto alla “Dacia Arena” contro l’Udinese – al 33° turno – con il goal di Victor James Osimhen.
La prima vittoria senza il simbolo per eccellenza del Napoli, il fuoriclasse Diego Armando Maradona, al quale però da più parti continua ad essere tributato il pensiero di un profondo legame di gratitudine. Ovviamente non meno gioia e attaccamento suscitano i nuovi nomi dei Campioni d’Italia, tra cui il capitano Giovanni Di Lorenzo.
“Sarò con te, tu non devi mollare, abbiamo un sogno nel cuore, Napoli torna campione”: ed è successo. Dopo anni così lunghi che – oltre questi canti, fuochi d’artificio e tante tante bandiere che si sono riversate anche nella centralissima via Vitruvio di Formia (Lt) – numerose sono le dediche a quei tifosi che purtroppo non hanno potuto godere dello spettacolo di questa vittoria calcistica.
Una festa che si preannuncia lunga nel tempo: quartiere per quartiere, strada per strada, bandiere e nastri bianco-celesti colorano varie città – ovviamente in particolare Napoli – e il sogno di tanti tifosi finalmente felici e orgogliosi.
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