FORMIA – Un decreto per la sostituzione di un dirigente del comune di Formia per soli due giorni, il 4 ed il 5 maggio. L’ha firmato il sindaco Gianluca Taddeo confermando l’assoluta situazione di precarietà in cui versa l’apparato burocratico amministrativo dell’ente. Che qualcosa non fili per il verso giusto l’ha evidenziato lo stesso Sindaco mettendo in luce come il suo nuovo provvedimento sia stato adottato “in via straordinaria, eccezionale e temporanea”. Ma cosa è successo. Dal 1 aprile scorso la guida di del settore 3, “Affari legali, Polizia Locale e Attività produttive, quello comprendente servizi di fondamentale importanza come i “Contratti, la Centrale Unica di Committenza, gli Affari Legali, la Polizia Amministrativa e quella stradale” era stato affidato al dirigente del settore Economico-finanziario Daniele Rossi.
Questa nomina, contenuta nel decreto numero 6 del 31 marzo 2023, era stata adottata giocoforza per rimpiazzare l’ex dirigente del settore Tre, l’avvocato Domenico Di Russo, dal 1 aprile dimissionario in via irrevocabile dopo l’assunzione al comune metropolitano di Napoli. Si è verificato che il dottor Rossi per due giorni, il 4 ed il 5 maggio, ha dovuto assentarsi ed il sindaco Taddeo, non avendo altre scelte alternative “in considerazione dell’attuale carenza dei dirigenti”, ha dovuto chiedere alla segretaria generale Marina Saccoccia di fare ulteriori straordinari per sostituire il dirigente ciociaro in permesso.
Al comune di Formia si sta verificando che il sindaco Taddeo è stato costretto a chiedere l’apporto della fedele segretaria Saccoccia mentre all’ex comandante della Polizia Locale Rosanna Picano, ora smembrata in Polizia amministrativa e stradale, è stata assegnata di una sola ripartizione, la prima, che comprende le deleghe minori degli Affari generale e dell’anagrafe. Si tratta di un’ulteriore prova di un isolamento sul quale il Tar del Lazio si pronuncerà nel merito il 19 luglio per la discussione del ricorso dell’ex comandante Picano contro il suo allontanamento dalla Polizia Locale nell’ambito della rotazione delle posizioni apicali.
In questa situazione di confusione è tornata a riunirsi presso la sala “Falcone Borsellino” l’assemblea di tutti i dipedenti del comune di Formia. Le rappresentanze sindacali unitarie (Angela Forte, Alfredo Purificato, Antonio Tomao, Stefania Giordano, Aurora Russo, Cristina Melazzo, Giovanni Forte, Francesca Simeone e Antonio Treglia) hanno congelato lo stato di agitazione proclamato la settimana precedente quando, in maniera confusa e poco lineare, era stato agitato presso l’aula consiliare anche lo spettro dello sciopero. Lo stato di agitazione è stato messo in naftalina dopo che i sindacati di categoria hanno ottenuto una garanzia, quella di incontrare nei prossimi giorni i dirigenti (quei pochi rimasti) del comune di Formia.
Bisogna sciogliere nodi importanti relative alle problematiche sospese da anni riguardanti l’accordo decentrato 2020-2022 e la definizione degli aspetti riguardanti la valutazione dello stesso personale per il triennio 2019-2021 . I ritardi della politica sono di natura economica e retributiva: “Attenderemo risposte tangibili rispetto agli inaccettabili e ingiustificabili ritardi accumulatisi con riferimento alle già note argomentazioni riferite alle tematiche del personale come la mancata corresponsione della performance, progressioni orizzontali e verticali e alle posizioni organizzative”