SUD PONTINO – “Il Golfo di Gaeta Ripudia la Guerra” è lo slogan ma, ovviamente, anche la motivazione più profonda che ha visto nascere l’omonimo comitato – ” “Ripudia la Guerra” – anche a Gaeta come punto di riferimento locale del referendum nazionale contro la guerra e contro l’invio di armi ai Paesi coinvolti in conflitti. “La guerra in Ucraina è già costata all’Italia 10 miliardi di euro, soldi che si potevano stanziare per ben altro. Ora pure fondi del PNRR saranno impiegati per armamenti, mentre tributi, costo della vita e insicurezza sociale aumentano. L’invio delle armi a discapito delle soluzioni diplomatiche finora ha solo alimentato lo scontro bellico”- spiega il referente locale del Comitato, Benedetto Crocco.
“Nonostante la martellante propaganda interventista, la larga maggioranza degli italiani rimane contraria ma i nostri governanti non
recepiscono questo sentimento popolare. Siamo ormai vicini alla escalation nucleare, dobbiamo interrompere i crescenti rischi globali. Per tornare protagonisti i cittadini possono firmare e far firmare per questo referendum che è finalizzato alla modifica della competenza tra Governo e Parlamento sul tema dell’invio delle armi, in rispetto della nostra Costituzione” – aggiungono ancora Crocco.
I modi di accedere al Referendum sono tre diversi: online su piattaforma certificata, referendumripudia
“Nell’appellarci ai cittadini per mobilitarsi in tal sensao” – conclude il referente gaetano Crocco – “il Comitato Ripudia la Guerra di Gaeta invita chi è interessato a costituire comitati promotori nelle città limitrofe del Golfo a contattare il suo responsabile locale per informazioni, all’indirizzo benedettocrocco@yahoo.it. Si cercano inoltre più avvocati disponibili per l’autenticazione delle firme durante i banchetti di raccolta, i quali possono esercitare tale funzione nel territorio di competenza del loro foro. Il Comitato Ripudia la Guerra di Gaeta si riunirà martedì prossimo in via Indipendenza 206 alle ore 17,30. I cittadini sono invitati a partecipare per decidere assieme il prossimo da farsi”.
Una posizione quella “contro la guerra” che ha preso forma anche in un’altra manifestazione che ieri – domenica 7 maggio – ha toccato anche la città di Formia: la cosiddetta “Staffetta della Pace”, nata dall’appello di Michele Santoro, che ha visto i partecipanti ritrovarsi nei pressi del CONI di Formia, nel quartiere San Pietro, intorno alle 11 per poi incamminarsi – alle 12 – per Scauri (Minturno). Si è trattato dell’ultima tappa nel sud del Lazio della manifestazione nazionale che ha risposto all’idea di “dar vita ad una staffetta dell’umanità da Aosta a Lampedusa per camminare insieme, unire l’Italia contro la guerra, per riaccendere la speranza”.
Le tappe in programma nel sud della Regione sono state otto: Norma -Sezze; Sezze-Fossanova; Fossanova- Terracina; Terracina- Fondi; Fondi- Itri; Itri – Formia; Formia- Scauri (Minturno).
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