FORMIA – “A poco a poco il poco diventa di più”. Ha fatto ricorso a questo efficace sciogli lingue il parroco della chiesa del Cuore Immacolato di Maria, don Mariano Salpinone, per commentare positivamente l’esito di un incontro atteso esattamente da un mese: il Distretto socio sanitario Latina 5 offrirà il suo contributo economico per contribuire alla ricostruzione, in tempi ragionevolmente brevi, della chiesa danneggiata dall’incendio scoppiato nella notte tra Venerdì e Sabato santo. Questa volontà esternata dal direttivo dello stesso distretto è stata naturalmente apprezzata dal parroco, don Salpinone, che ha aperto i locali della stessa comunità parrocchiale in località Acquatraversa per promuovere l’incontro ed il successivo sopralluogo cui hanno hanno partecipato, tra gli altri, i sindaci di Formia, Gaeta, Minturno, Spigno Saturnia e Itri, Gianluca Taddeo, Cristian Leccese, Gerardo Stefanelli, Salvatore Vento e Giovanni Agresti, affiancati (diversi) dai rispettivii assessori e delegati alle Politoche sociali.
Don Mariano Salpinone nell’intervista video allegata ha definito un “segno bello di vicinanza” la garanzia manifestata dal Distretto socio sanitario di prodigarsi per la riapertura della chiesa con una motivazione ben precisa. La chiesa del Cuore Immacolato di Maria con l’annesso oratorio assolve a diversi ruoli: un solo luogo di aggregazione per tanti giovani e bambini grazie alle attività svolte legate alla formazione, educazione e carità ma anche sede di accoglienza di tanti senza fissa dimora, di immigrati e persone in stato di disagio. Il direttivo del distretto socio sanitario Latina 5 in quest’ottica ha deciso di svolgere un vertice, con un carattere esclusivamente tecnico, mercoledì 17 maggio.
“Ho preso atto di questa chiara volontà politica – ha aggiunto don Salpinone – che ora bisognerà tradurre in procedure amministrative per una diversa e migliore gestione dell’accoglienza. Eravamo pronti da oltre un anno ad inaugurare questo tavolo che si è insediato finalmente dopo l’incendio di inizio aprile. Contiamo di far nascere questo pronto sociale anche sul territorio del distretto socio sanitario che considero un ulteriore segno di umanità e di civiltà. Ho espresso ai sindaci dei nostri comuni la necessità di dare in affitto le case a tanti nostri concittadini che per le più disparate vicissitudini – ha concluso don Salpinone – diventano loro stessi stranieri nella terra in cui sono nati e vivono”.
INTERVISTA Don Mariano Salpinone, parroco Villagio Don Bosco Formia.