GAETA – Recuperare il tempo perduto….anche per colpa del Covid 19. Il tempo di pubblicare la delibera approvata con i soli voti di maggioranza che la prossima settimana già potrebbe essere convocata da parte del comune di Gaeta la conferenza di servizio chiamata, ai sensi della legge sulla trasparenza degli atti amministrativa (la 241/1990), ad esprimere i pareri finalizzati al rilascio della concessione per la realizzazione del porto turistico “Marina di Gaeta”.
Ad annunciarlo è la dirigente del settore “Riqualificazione urbana” del comune, l’architetto Stefania Della Notte, che attende la pubblicazione della deliberazione consiliare contenente il via libera alle osservazioni presentate ai sensi della legge Burlando per indire la conferenza di servizio alla quale dovranno essere invitati di nuovo tutti gli enti preposti che, prima dell’adozione della variante al Piano regolatore generale, avevano espresso un parere favorevole di propria competenza per la realizzazione di un’opera un gruppo di imprenditori di Gaeta pensano di realizzare alla città e all’intero Golfo un’opera che prevede la realizzazione di un investimento di ben 80 milioni di euro.
Tutti tranne che uno: la Capitaneria di porto. L’Autorità marittima ha definito “inammissibile” il progetto definitivo approvato dalconsiglio comunale di Gaeta il 29 luglio 2019. E la ragione è essenzialmente unica: il porto creerebbe una commistione della navigazione diretta al futuribile approdo turistico “Marina di Gaeta” davanti il quartiere di Calegna-La Pjaia, al porto commerciale “Salvo D’Acquisto” e alla zona che storicamente ospita i cantieri navali. “Le conferenze di servizio sono tali per perfezionare e migliorare quanto è stato prodotto – ha commentato l’architetto Della Notte – e se c’è da ottimizzare il progetto nell’interesse del privato proponente, della sicurezza della navigazione e dell’intera città destinata ad ospitare l’infrastruttura la conferenza di servizio che mi accingo a convocare sarà l’occasione migliore per trovare un’intesa che, dopo l’approvazione la scorsa settimana delle osservazioni da parte del consiglio comunale, non tarderà, ne sono convinta, ad arrivare”. Dai banchi delle minoranze erano stati sollevati non pochi dubbi. Il progetto della società “Marina di Gaeta” è stato definito “impattante sul piano volumetrico, per essere realizzato il comune di Gaeta deve sfrattare importanti cantieri navali lungo la costa di Calegna (e chi finanzierà le opere di delocalizzazione?) per far posto al porto turistico e poi la soluzione oggetto della conferenza dei servizio che ora riprenderà dopo l’approvazione delle osservazioni ha una palla al piede: il parere contrario della Capitaneria di Porto”.
L’architetto Della Notte non vuole perdere tempo perché sulla sua scrivania lo scorso 5 aprile il presidente della “Marina di Gaeta”, Damiamo Magliozzi (fratello dell’ex sindaco e attuale consigliere comunale di maggioranza al comune di Gaeta, Massimo) le ha fatto arrivare una lettera i cui altri due destinatari sono il sindaco Cristian Leccese e il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro settetrionale. Commentando un incontro tenutosi il 13 dicembre 2022, la società “Marina di Gaeta” ribadiva la sua posizione in “riferimen to alla necessità di accelerare il procedimento diretto alla variante urbanistica adottata nel 2019 e pubblicata tardivamente nel 2021”. Il presidente Magliozzi un mese fa aveva aggiunto qualcosa di più. Invitava il Comune di Gaeta a “ valutare nei corretti termini il parere della Capitaneria di porto che, a nostro avviso, non muta quanto già espresso dalla medesima autorità non potendo condizionare tale parere la conclusione della seconda conferenza dei servizi e dell’accordo di programma”.
Gli imprenditori interessati al porto turistico – il presidente Magliozzi attraverso la società controllata “Giuma srl” è il socio di maggioranza relativo – vogliono risposte certe dal mondo politico istituzionale, interessati, laddove “dovesse servire a migliorare il progetto al quale – aveva dichiarato in consiglio comunale il sindaco di Gaeta Leccese sono interessati qualificati e prestigiosi players del settore a livello internazionale”. E forse la Webuild spa? Sino al 15 maggio 2020 aveva un nome noto anche ai non addetti ai lavori, si chiamava Salini Impregilo spa. Di fatto è un gruppo multinazionale italiano che opera nel settore delle costruzioni e dell’ingegneria. È attivo in oltre 50 Paesi nella realizzazione di grandi opere di ingegneria civile: dighe e impianti idroelettrici, opere idrauliche, ferrovie e metropolitane, aeroporti e autostrade, edilizia civile e industriale. Questo gruppo, nato nel 2014 dalla fusione di Salini Spa ed Impregilo Spa . che erano due aziende italiane attive nel settore delle costruzioni, è al primo posto nella classifica delle imprese italiane operanti all’estero.
A gennaio 2016, il Gruppo ha acquisito la società di costruzioni statunitense Lane Industries. Webuild è quotata nell’indice FTSE Italia Mid Cap della Borsa di Milano, è partecipata dallo Stato italiano attraverso CDP Equity ed è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di Salini Costruttori S.p.A. Gaeta si lascerà sfuggire questa occasione unica e rara per realizzare davanti al suo water front il terzo approdo turistico dopo quelli della base nautica “Flavio Gioia” e di Molo Santa Maria ? I problemi e i dubbi non mancano neppure nella maggioranza Leccese. L’unica ad estenersi era stata l’ex presidente del consiglio comunale Pina Rosato. Teme che il porto turistico “Marina di Gaeta” cancelli la storica tradizione della cantieristica in quanto il progetto dovrebbe essere localizzato e costruito lungo il tratto di costa che va dalla Peschiera sino a lambire il porto commerciale “Salvo D’Acquisto”.
Ha creato qualche malumore il contenuto di una lettera del presidente Magliozzi, secondo il quale i cantieri navali ,esercitando un titolo concessorio precario (come quello che attende di fatto la “Marina di Gaeta”) dovranno essere sfrattati “in occasione dell’inizio dei lavori del porto in modo da conciliare il riassetto del territorio con le espresse indicazioni sulla sicurezza”. Questo tono , definito perentorio e quasi ricattatorio, non è piaciuto all’ex presidente d’aula e ai consiglieri d’opposizione Scinicariello , D’Amante e Mitrano che hanno preannunciato bagarre.
A cercare di togliere le castagne dal fuoco è la stessa dirigente Della Notte: “Anche i toni in questo momento sono fondamentali – ha concluso – il Comune e penso la stessa ex Autorità portuale del Lazio (i nostri rapporti istituzionali sono sempre improntati alla massima collaborazione) non vogliono ‘cacciare’ nessun cantiere navale. Peraltro quelli interessati al progetto del porto turistico “Marina di Gaeta” sono essenzialmente un paio. Va attuato soltanto quello che prescriveva nel 2007 il “Piano” del futuro Prefetto Frattasi che prevede non un loro sfratto ma una diversa sistemazione logistica disciplinando il tipo e la stazza delle imbarcazioni da diporto”.
Il sindaco Leccese ha rinnovato la sua promessa, le attuali criticità saranno ridimensionate grazie ad una migliore sinergia istituzionale in sede di conferenza di servizio: “Si tratta di una struttura strategica per la Città – ha osservato – che rientra in un più vasto programma di riqualificazione dell’area interessata. Gaeta può vantare una grandissima tradizione, sia nell’ambito del diportismo che della cantieristica navale, e credo sia necessario fare un passo in avanti per la realizzazione della terza marina cittadina, che potrebbe diventare un punto di riferimento, vista la sua posizione, per tutto il Mar Tirreno. Una fonte di sviluppo che può generare posti di lavoro in maniera diretta e attraverso l’indotto, così come tramite la presenza di strutture commerciali, che non saranno preclusive dell’integrazione con il tessuto storico della città. Al contrario, rappresenteranno un’attrattiva per l’ulteriore flusso turistico che la presenza del porto potrà determinare. L’Amministrazione comunale sarà sempre a disposizione per portare avanti questo progetto, per portarlo a tagliare il traguardo”. L’annuncio dell’architetto Della Notte è a …tema.
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