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Formia / Pastificio Paone, settimana prossima potrebbe arrivare accordo tra Corex e Domenico Paone Spa

FORMIA – E’ considerato uno dei luminari (almeno dell’ultima generazione) più emergenti dell’ economia aziendale in Italia. Si occupa delle più gravose crisi aziendali e del loro risanamento d’impresa. Se ne occupa ogni giorno insegnando presso le Università “La Sapienza” e quella “Europea” di Roma e, naturalmente, sul campo, laddove viene chiamato a sciogliere nodi di cui non sono state all’altezza le normali gestioni aziendali. Se già la prossima settimana potrebbe conoscere un epilogo positivo controversia legata al pastificio Paone di Formia – desolatamente chiuso dallo scorso settembre prima a causa del caro energia e di un crollo delle commesse e poi per la cessata locazione a favore della “Domenico Paone srl”, il merito potrebbe essere del professor Alberto Dello Strologo, 53 anni, docente universitario, dottore commercialista e revisorre legale ma lunedì mattina giunto a Formia in qualità di advisor nominato dalla Camera di Commercio di Roma.

Il prof di economia aziendale ha partecipato, presso il pastifico Paone nella zona industriale di Penitro, ad un incontro al termine del quale le distanze tra le parti in cause – la “Domenico Paone srl” e la Corexitaly di Battipaglia- sembrano essersi decisamente ridimensionate, se non annullate. Il professor Dello Strologo sta svolgendo il ruolo di arbitro nell’ambito di una composizione negoziata che – secondo quanto è trapelato – è giunto ad una fase quasi decisiva. All’incontro hanno presso parte per la “Domenico Paone srl” il suo amministratore unico, il manager italo argentino Alejandro Octavio Quentin e l’avvocato Luca Gratteri mentre la Corexitaly di Battipaglia era rappresentata dal suo direttore generale Salvatore Pisani e dal dirigente Carmine Aliberti.

Il confronto avviato dal professor Dello Strologo ha permesso già alle parti in causa di ridurre la consistenza dell’offerta della “Domenico Paone srl” a cedere le due linee di produzioni esistenti per quanto riguarda la produzione della pasta, il valore dei loghi industriali e degli organici in ruolo. Contemporanemente il punto d’incontro c’è stato quasi nel momento in cui la stessa delegazione della “Corexitaly”, proprietaria dell’immobile che ospita il sito produttivo di Penitro, ha definito “trattabile” la proposta di vendita avanzata dal dottor Quentin e dal suo legale di fiducia. Insomma il buon senso starebbe prevalendo – il condizionale non è mai un optional – nei giorni in cui la Corexitaly aveva deciso di sotterrare l’ascia da guerra nonostante fossero diventati esecutivi precetti e ordinanze di sfratto emesse dalla Corte d’Appello di Roma dopo la sentenza, passata in giudicato,di cessata locazione ai danni della “Domenico Paone srl”.

La “Corexitaly” ha ribadito la sua volontà imprenditoriale di rimettere in moto il ciclo produttivo e della commercializzazione della pasta formiana ma sa che va trovato un altro accordo riguardante la gestione dell’esposizione debitoria accumulata dall’ultima fase gestionale , almeno dal 2019 in poi, del pastificio formiano. Se ci sarà anche quest’ulteriore fumata bianca, la prossima settimana si potrebbe ufficializzare il passaggio delle consegne della produzione della pasta alla società salernitana leader in campo internazionale per l’import e l’export di prodotti alimentari. In effetti le due parti sinora hanno economicamente duellato ma quando hanno dovuto fare quadrato hanno brillato per senso di responsabilità. L’hanno dimostrato nelle scorse settimane quando, protagoniste di una composizione negoziata, hanno permesso il raggiungimento di un importante traguardo: il via libera da parte del Ministero del Lavoro della cassa integrazione straordinaria sino al 31 dicembre per i 29 dipendenti. Forse (con l’apporto del professor Alberto Dello Strologo) da quest’ultimo dato il pastificio dovrà ripartire e tentare di esportare di nuovo la buona immagine industriale e produttiva in ogni angolo del mondo. Forse…

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