Ancora un severo pronunciamento giudiziale ei confronti dell’operato delle Poste Italiane. L’ultimo è stato di un giudice di pace in servizio presso il Tribunale di Latina che ha obbligato l’ente a liquidare per intero – compresi il capitale maturato e gli interessi legali maturati – un risparmiatore residente sul territorio pontino. L’Ente Poste inizialmente aveva negato al suo cliente l’entità di un buono postale fruttifero sottoscritto oltre 20 anni fa motivando il suo diniego con la circostanza che la richiesta di liquidazione fosse stata formalizzata fuori tempo massimo.
E invece il giudice di pace del Tribunale ha ribaltato la tesi delle Poste Italiane facendo rilevare semplicemente come lo stesse ente all’epoca della stipula del buono fruttifero avesse omesso di consegnare al suo utente il foglio informativo contenente la descrizione delle caratteristiche dell’investimento. Né risulta che Poste italiane spa – fa rilevare il Codacons – abbia esposto nei propri locali aperti al pubblico un avviso sulle condizioni praticate, rinviando a fogli informativi, comunque da consegnare ai sottoscrittori con la descrizione dettagliata delle caratteristiche dei buoni fruttiferi postali.
“Palese è stata in questa vicenda la violazione degli obblighi informativi imposti dalla specifica normativa a Poste Italiane, con la conseguenza che il consumatore – fa sapere l’ufficio legale dell’importante associazione dei consumatori – non è stato posto in condizioni di attivarsi per la riscossione di capitale ed interessi investiti nel termine di prescrizione previsto”.