LATINA . Sconcerto e stupore. Sono stati gli stati d’animo manifestati dal consiglio dell’Ordine degli avvocati di Latina dopo aver visionato le immagini riprese dalla Squadra Mobile e dalle tv all’interno dell‘ex centro intermodale di Latina Scalo dopo la scorsa settimana un romeno di 31 anni senza fissa dimora aveva aggredito un 16enne di Latina Scalo e, dopo averla squestrata, aveva tentato di abusare sessualmente la fidanzatina coetanea. I video hanno immortalato una mole di fascicoli processuali – secondo alcune indiscrezioni provenienti dalle sezioni di Gaeta e Terracina del Tribunale di Latina chiuse nel 2014 – conservata “in pessime condizioni” all’interno di una delle palazzine dell’ex centro intermodale.
Il sito – ha sottolineato polemicamente il presidente dell’Ordine forense pontino Gianni Lauretti – che sembra essere attualmente nella disponibilità di una curatela fallimentare risulterebbe privo di idonea protezione ed esposto alle incursioni di persone non autorizzate che addirittura bivaccano negli immobili dove sono conservati i fascicoli processuali archiviati che, dai filmati televisivi, appaiono vandalizzati e addirittura sparsi anche sul pavimento”.
Da qui la richiesta, che definisce un “obbligo ed una responsabilità”, del massimo rappresentante dell’avvocatura pontina nei confronti “di chi, per legge, è tenuto a custodire e vigilare sulla conservazione degli atti processuali archiviati e sui dati sensibili che in essi sono contenuti. Auspichiamo – ha concluso il presidente Lauretti a nome dell’intero Consiglio – che venga fatta piena luce sulle circostanze che hanno determinato la situazione di degrado che getta ulteriore discredito nell’opinione pubblica e tra gli operatori del diritto per le modalità con le quali è amministrata la giustizia nel circondario del Tribunale di Latina”.