FONDI – “Forse un giorno ci farà piacere ricordare anche queste cose” – Sono le parole con le quali Enea faceva coraggio ai compagni nelle avversità della sorte e nei pericoli (Virgilio, Eneide I, 203) e furono queste le ultime parole che pronunciò Eleonora Pimentel Fonseca prima di essere giustiziata in piazza Mercato a Napoli il 20 agosto del 1799. La presentazione del libro a Fondi di sabato 20 maggio 2023 alle ore 19.30 nella sala terranea Castello Caetani è organizzata dalla Associazione Pro Loco Fondi Aps con il patrocinio del Comune di Fondi e rientra nel progetto “Fondi città che legge”, un’iniziativa pensata per guidare i lettori tra i grandi classici della letteratura, proposte contemporanee, fumetti e saggi con lo scopo di favorire la lettura tra i giovani.
Dialogheranno con l’autrice: la dott.ssa Pina De Simone e il prof. Mario Rovinello docente, ricercatore dell’Istituto Campano per la storia della Resistenza. Saranno presenti per i saluti istituzionali il sindaco Beniamino Maschietto, il vicesindaco e assessore alla cultura Vincenzo Carnevale e la delegata al museo e biblioteca Rita di Fazio. Modera l’avv. Stefania Di Benedetto direttrice della Pro Loco Fondi.
Colpisce il modo in cui Esilia Di Palo nel libro “La mia Eleonora tra storia e mito”, ha affrontato la descrizione e la ricostruzione della vicenda biografica di Eleonora Pimentel Fonseca. Nella presentazione curata da Guido D’Agostino, leggiamo quanto notevoli siano state le attenzioni dell’autrice che ha rievocato, con il cuore e con la mente, la sequenza appassionante di tanti momenti essenziali: le origini portoghesi, il trasferimento a Napoli, le prime fasi di studi e di applicazioni intellettuali, il cimento con la poesia, la conoscenza e frequentazione dei più bei nomi dell’intellettualità, locale e non solo, del suo tempo.
Ma, anche episodi infelici o tristi della vita privata, gli iniziali buoni rapporti con la dinastia borbonica regnante, fino alla conversione del proprio apparato ideologico in direzione opposta, in ragione del maturato convincimento in senso repubblicano-popolare e dunque la rottura politica e culturale con la Corte e, dunque, l’adesione alla straordinaria etica ed epica del giacobinismo.
Per Eleonora l’avvento di una possibilità concreta e ravvicinata di realizzazione di democrazia ed educazione popolare (come non si sarebbe mai stancata di affermare e ribadire dalle colonne del “Monitore Napoletano”). Fino alla drammatica conclusione e alle terribili conseguenze in cui sfociano gli eventi (il tutto nellʼarco di un semestre, nel 1799) e che la portano sotto inchiesta e a giudizio, in carcere e alla condanna a morte finale, con esecuzione a piazza Mercato.
Ersilia Di Palo è insegnante di Materie letterarie, autrice e regista di commedie storiche, si è dedicata alla scrittura dando inizio alla collana “La storia in palcoscenico” ed ha pubblicato le commedie: “C’era una volta… nu rre e na Reggina. La vera storia degli ultimi reali borbonici, Francesco II e Maria Sofia”; “Lucia Migliaccio, l’urdemo ammore ‘e Ferdinando I”; “Donna Lionora… La storia di Eleonora Pimentel Fonseca”; “Artemisia Gentileschi. Primo processo di stupro della storia 1612”.
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