Cassino / Muore dopo intervento di bendaggio gastrico, svolta l’autopsia su Giuliano Faiola

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CASSINO – Neppure l’autopsia è riuscita a chiarire la causa che ha provocato nei giorni scorso la morte di Giuliano Faiola, l’operaio di 45 anni residente in località S.Anastasia a Fondi, deceduto dopo un programmato intervento chirurgico di bendaggio gastrico al quale si era sottoposto in una clinica privata di Cassino per tentare di ridurre peso. L’esame medico legale è stato effettuato presso l’obitorio dell’ospedale “Santa Scolastica” di Cassino dal dottor Vincenzo Caruso, il consulente di fiducia nominato dal sostituto procuratore Vincenzo Mattei che nell’intento di chiarire i molti dubbi avanzati dai familiari di Faiola ha chiesto che all’autopsia vi partecipasse un secondo perito, il chirurgo toracico Giuseppe Cavallaro.

L’esame autoptico è durato oltre un’ora e mezzo al termine del quale non è emerso nulla di rilevante. Per il medico legale Caruso saranno determinanti gli esami istologici e di laboratorio prima di offrire al magistrato inquirente, entro i prossimi 60 giorni, chiarimenti medico-scientifici più approfonditi sul decesso di Faiola. La Procura di Cassino, intanto, con l’ipotesi di reato di omicidio colposo ha iscritto sul registro degli indagati i nomi di tre medici che hanno avuto in cura il 45enne di Fondi. Questo adempimento ha consentito ai tre indagati di nominare i rispettivi periti di fiducia, Luigi Palmieri, Pasquale Imbrogno e Giuseppe Vacchiano, che, insieme al consulente nominato dalla famiglia del 45enne deceduto, il professor Silvestro Mauriello, di prendere parte all’autopsia. I funerali di Giuliano Faiola in un clima di profonda commozione e incredulità sono in programma sabato presso la chiesa parrocchiale in località Salto di Fondi