FORMIA – I giovani conoscono l’Europa solo grazie a quel rivoluzioinario strumento di interscambio di rapporti accademici e professionali che si chiama Erasmus. Gli stessi giovani hanno dell’Europa una percezione molto lontana e distante e a penalizzarli è la stessa scuola che i temi europeisti non affronta come dovrebbe negli adottati libri di testo. Sono stati questi alcuni degli interessanti motivi di interesse scaturiti dalla mai banale conferenza che, organizzata dalla sezione di Formia, Gaeta e Minturno della Fidapa, si è svolta presso l’aula magna dell’ex istituto tecnico commerciale (ora IIS) “Enrico Fermi – Gaetano Filangieri” di Formia grazie all’impeccabile organizzazione della professoressa Teresa Di Micco e alla riconosciuta ospitalità della dirigente, la professoressa Rossella Monti.
L’incontro ha affrontato un tema quanto mai suggestivo (“Le donne che hanno fatto e che fanno l’Europa”) ed attuale alla luce del ruolo, fondamentale, svolto da due donne come la tedesca Ursula Von Der Leyen e della maltese Roberta Metsola alla guida rispettivamente della Commissione Europa e del parlamento di strasburgo. E sottolineare l’importanza del convegno è stata la partecipazione di due dirigenti nazionali della Fidapa come la presidente Fiammetta Perrone e della responsabile del distretto Centro Annamaria Turchetti ad affiancare l’applaudita presidente di sezione Francesca Di Rocco. A qualificare questo momento “molto utile” per gli attenti studenti del plesso di via della Conca sono stati due parlamentari europei espressione della provincia di Latina (come Salvatore De Meo di Forza Italia e Matteo Adinolfi della Lega) e soprattutto l’apprezzata ex Rettrice vicario dell’università di Cassino e del Lazio Meridionale.
La Professoressa Fiorenza Taricone insegna una disciplina unica in Italia, “Pensiero politico e questione femminile”, ed è stata implacabile nel suo intervento, poi ribadito nell’intervista video allegata:”Purtroppo non c’è tra i giovani e gli studenti l’idea di Europa e ci sarebbe bisogno di una duplice cultura alla cittadinanza, italiana ed europea. Le donne fortunatamente sono aumentate nei contesti che contano del sistema istituzionale europeo – ha aggiunto la professoressa Taricone – Poi affermano molto di più la loro professionalità e hanno una grandissima peculiarità rispetto agli uomini, quella della mediazione che in politica è fondamentale oltre ad una fondamentale attenzione verso la materialità della vita che traduco in una sola parola: concretezza. Questi sì che sono attributi vicenti. I giovani difettano di idealità ma, in cambio, sono molto attenti giustamente alle condizioni concrete della loro vita, a quello che sarà il loro domani. E lo dico il futuro dei ragazzi e delle ragazze italiane è esclusivamente europeo che non va costruito sul bisogno di andare via dall’Italia per soddisfare legittime esigenze di lavoro o di studio – ha specificato l’accademica romana – ma privilegiando la concezione libera della circolazione europea”.
La professoressa Taricone, alla stessa stregua di quanto ribadito dalla stessa apprezzata dirigente del Filangieri Monti e del parlamentare europeo della Lega Matteo Adinolfi , ha concluso come la scuola italiana possa fare “molto e meglio. A cominciare dall’innovazione nei libri di testo – ha concluso la docente dell’Unicas – e nelle stesse aule scolastiche e quindi ad un’educazione alla pace, alla cittadinanza,ad un’educazione di genere e, quindi, anche ad un’educazione europea. Solo così uno studente può capire come è nata l’Europa, quali difficoltà ha dovuto affrontare, quali appoggi ha avuto e quali forti personalità l’hanno sostenuta. Uno su tutti è Altiero Spinello grazie al suo rivoluzionario e non attuato completamente Manifesto di Ventotene”.
Rossella Monti, dirigente “IIS Fermi-Filangieri”,
Fiorenza Taricone, docente Università Cassino e del Lazio meridionale
Matteo Adinolfi, parlamentare europeo Lega