SUD PONTINO – Lo spaccio se c’è stato, è stato di lieve conto, secondo quanto prevede il quinto coma dell’articolo 73 del Dpr 309/1990. E poi i fatti, semmai si fossero svolti, risalgono in un’epoca storica lontanissima, tra il 2005 ed il 2007, e dunque richiedono l’applicazione della prescrizione. Si è concluso mercoledì con una sentenza di non doversi procedere per avvenuta prescrizione il processo di secondo grado a carico di un gruppo di persone che, residenti per lo più nei centri del sud pontino, era finito nei guai per aver gestito – secondo la versione dell’accusa – un giro di spaccio di sostanze stupefacenti nell’alto casertano, tra Cellole e Sessa Aurunca sino a lambire le realtà di Mondragone e Pescopagano. E invece la terza sezione penale della Corte d’Appello di Roma, su richiesta del Procuratore generale presente nell’udienza di mercoledì, ha fatto calare il sipario con una maxi sentenza di non doversi a procedere su una vicenda processuale che soltanto cinque anni aveva conosciuto un altro e più pesante esito.
Il 19 dicembre 2018 il giudice monocratico della seconda sezione penale del Tribunale di Santa Capua Vetere, Maria Francica, aveva emesso condanne durissime nei confronti degli 11 imputati. Antonio Bevilacqua, di 57 anni di Formia (avvocato Vincenzo Macari), era stato condannato a sei anni di carcere e al pagamento di una multa di 30mila euro, Salvatore Fustolo (avvocato Pasquale Cardillo Cupo) di 51 anni di Formia, addirittura a 10 anni e due mesi e ad una multa di 52mila euro; Tiziana Romanelli (avvocato Gianluca De Meo), di 59 anni di Itri , a 7 anni ed un mese di reclusione ed ad una multa di 55mila euro, Mauro Ruggieri (avvocato Antonio Fargiorgio), di 52 anni di Itri, ad otto anni e cinque mesi di reclusione e a 59mila euro; Gianluca Ruggieri (avvocato Antonio Fargiorgio), di 48 anni di Itri a sette anni e mezzo di reclusione e a 48mila euro, Walter Nicola Longo (avvocato Luigi Guazzotti), di 50 anni di Terracina, a sette anni e mezzo e 42mila euro di multa; Martin Onvenchukwu , nigeriano di 56 anni, 10 anni e sette mesi di carcere e 54mila euro di multa; Lorenzo Spinosa, di 50 anni di Formia, ad un anno di reclusione; Riccardo Codastegano (avvocato Ugo Cardosi), di 53 anni di Latina, a sei anni e dieci mesi di carcere e 37mila euro; Lorenzo Percoco (avvocato Angelo Claudio Bocchino), di 56 anni di Terracina, a sei anni e mezzo di carcere e 38mila euro di multa e ,infine, Paolo Taddeo (avvocato Giulio Mastrobattista), di 52 anni di Terracina a dieci anni di carcere e al pagamento di una multa di 50milla euro.
Nel dibattimento di secondo grado il comportamento del collegio difensivo si è differenziato. Se l’avvocato De Meo, per esempio, aveva chiesto per la sua assistita l’assoluzione e, in subordine, la riqualificazione del reato iniziale, altri altri difensori hanno rinunciato ai loro motivi d’opposizione beneficiando della prescrizione. Il Covid 19 è stata senz’altro una delle cause che ha rallentato lo svolgimento del processo di secondo grado, la cui avvenuta prescrizione ha cancellato anche la seconda parte della sentenza emessa cinque anni dalla dottoressa Francica che aveva disposto per gli imputati condannati l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e lo stato di interdizione legale per la durata della pena comminata che da mercoledì non…esiste più.