FORMIA – Il 47enne che mercoledì mattina ha tentato di uccidere i suoi anziani genitori nella loro abitazione di via Madonna di Ponza di Formia, deva rimanere in carcere. La gravità indiziaria non presuppone l’adozione di provvedimenti cautelari alternative. E’ stato decisamente severo il Gip del Tribunale di Cassino Massimo Lo Mastro che, convalidando l’arresto effettuato in flagranza eseguito dagli agenti del Commissariato di Polizia con l’accusa di tentato duplice omicidio, ha utilizzato toni durissimi nei confronti del 47 anni che, vittima di un raptus, aveva aggredito e accoltellato i due genitori, tuttora ricoverati in prognosi riservata all’ospedale “Dono Svizzero” di Formia.
Assistito dall’avvocato d’ufficio Pasquale Fedele, il 47enne ha deciso di rimanere in silenzio nell’interrogatorio di garanzia nel corso del quale la sua difesa aveva chiesto la concessione degli arresti domiciliari presso un’abitazione diversa da quella dei suoi genitori e l’avvio di un percorso riabilitativo sul piano psichiatrico. Il Gip Lo Mastro si è opposto a queste richieste sostenendo come l’uomo abbia tenuto “un contegno inizialmente esuberante – si legge nell’ordinanza di convalida dell’arresto – non rivelatore di un evidente stato di alterazione psichica”.
In sintesi il Tribunale di Cassino ha detto di no – almeno per il momento – al trasferimento del 47enne in una struttura specializzata come la Rems in quanto al momento non è disponibile la necessaria documentazione medico-scientifica cha attesti l’esistenza di un percorso riabilitativo eseguito nel recente passato dal 47enne per far fronte al suo ravvisato disagio psichico. Nonostante ciò, l’avvocato Fedele ha formalizzato la richiesta dello svolgimento di una perizia medico legale a favore del suo assistito, le cui condizioni di salute non sarebbero in grado di affrontare un eventuale processo e sarebbero incompatibili con la detenzione in carcere.
In base a diverse ricostruzioni testimoniali lo stato di salute dell’uomo – che diversi anni aveva prestato servizio in una cooperativa incaricata dal Comune di Formia impegnata nel contrasto all’elusione ed evasione tributaria – sarebbero peggiorate in occasione della separazione dalla compagna dalla quale era nata una bambina alla quale il 47enne era molto legato.