CASSINO – Gli investigatori del Commissariato di Cassino e della Squadra Mobile di Frosinone hanno fermato nella notte una persona con l’accusa di essere l’assassino di Yirel Pena Santana – Pena Santana Yirel Natividad – la dominicana di 34 anni uccisa con una dozzina di coltellate sabato mattina nell’appartamento dove abitava da circa tre settimane al secondo piano di via Pascoli 104 a Cassino. Il fermato è un uomo di 26 anni, titolare di una piccola impresa agricola, residente alla periferia di Cassino: gli uomini del dottor Flavio Genovesi e della dottoressa Silvana Maffei lo hanno bloccato nella sua abitazione che si trova nella località San Lorenzo, a poca distanza dalla caserma dell’80 Reggimento dell’Esercito Italiano. Per tutta la serata il personale della polizia di Stato ha setacciato i terreni a ridosso dell’abitazione, alla ricerca dell’arma del delitto; sospettano che sia stata sotterrata nei campi. Già nel pomeriggio di domenica le indagini avevano imboccato una pista precisa, grazie ad una traccia lasciata dall’assassino sul luogo del delitto.
Intanto, verrà conferito ufficialmente nella tarda mattina di oggi l’incarico al professor Fabio De Giorgio – dirigente del dipartimento di medicina legale del policlinico universitario “Agostino Gemelli” di Roma – per lo svolgimento dell’autopsia sul cadavere della vittima. L’esame, molto atteso, sarà eseguito dunque questo pomeriggio presso l’obitorio dell’ospedale “Santa Scolastica” di Cassino e riveste per gli inquirenti – coordinati dal sostituto procuratore Maria Beatrice Siravo – una valenza fondamentale per stabilire l’ora del decesso, avvenuto quasi sicuramente nella notte tra venerdì e sabato. Il colpo mortale, stando ad una prima ispezione cadaverica esterna effettuata nel pomeriggio di sabato, subito dopo il ritrovamento del cadavere, potrebbe aver raggiunta Yirelis al collo. Sarebbero stati almeno dieci e forse dodici colpi sferrati da un coltello con la lama liscia ed affilata. Di certo è stata morte cruenta.