GAETA – Subito dopo il consiglio comunale di Gaeta in programma lunedì 29 maggio alle 14 con tre soli argomenti all’ordine del giorno – interrogazioni, interpellanze e l’approvazione del rendiconto della gestione per l’esercizio 2022 – i consiglieri di minoranza Emiliano Scinicariello (Partito Democratico); Sabina Mitrano (Gaeta Comunità di Valore) e Silvio D’Amante (Insieme con Silvio D’Amante) potrebbero riproporre lo svolgimento di un’assemblea pubblica nei pressi del cantiere, desolatamente sospeso, presso il Molo Santa Maria di Gaeta. Se il primo incontro con i cittadini fissato per il 20 maggio venne rinviato per le proibitive condizioni metereologiche, una seconda assemblea potrebbe essere riconvocata per le garanzie “tutt’altro che rassicuranti” fornite dall’asssessore ai Lavori Pubblici della Giunta di centro destra Simone Petruccelli prima nel corso della sua audizione in seno alla commissione Trasparenza del comune, alcuni minuti più tardi, sui social.
Petruccelli – secondo le minoranze di centro sinistra – aveva scritto chiaramente definendo “abusivo” il cantiere per la riqualificazione del Molo S.Maria. Nello specifico l’assessore aveva ammesso come siano “in corso di verifica gli elaborati progettuali ridefiniti secondo le indicazioni e prescrizioni fornite dall’area genio civile Lazio sud per l’acquisizione del parere ai sensi della legge regionale numero 5 del 31 gennaio 2002”. Lo stesso delegato ai Lavori Pubblici era andato oltre: “Nei prossimi giorni, assunta la verifica e validazione, la Giunta Comunale approverà l’adeguamento del progetto esecutivo che sarà trasmesso agli uffici competenti della Regione Lazio per la formale ammissione a contributo”. Si tratta di un’istruttoria di “importante profilo tecnico e professionale gestita in sinergia tra gli uffici comunali e regionali, unitamente alla collaborazione di adeguati consulenti esterni, che ha come unico obiettivo il raggiungimento dei risultati prefissati e la corretta esecuzione dell’opera pubblica di notevole impatto strategico per il centro storico”. Queste dichiarazioni di Petruccelli hanno fatto arrabbiare, con un pizzico di autoironia, i consiglieri d’opposizione Scinicariello, Mitrano e D’Amante: “Le affermazioni sui social dell’assessore ai Lavori Pubblici del comune di Gaeta hanno però il merito di fare definitivamente luce sulla vicenda. E se lo dice lui…”.
In effetti la Regione Lazio aveva comunicato, in una nota del 19 maggio 2022, che il parere ai sensi della Legge Regionale numero 5/2022 ed altra “documentazione integrativa relativa alla progettazione esecutiva… non risultano ancora pervenuti”. La stessa Regione Lazio aveva sollecitato il Comune di Gaeta “a trasmettere la documentazione richiesta in quanto propedeutica per l’ammissione al contributo previsto”. “Stando alle affermazioni dello stesso Assessore Petruccelli, i lavori di riqualificazione del Molo S. Maria – rincarano la dose i consiglieri Scinicariello, Mitrano e D’Amante – sarebbero carenti di pareri, elaborati progettuali, documentazione tecnica di varia natura ed anche di verifica e validazione del progetto esecutivo”. Con un’imbarazzante conclusione operativa: finché la Regione Lazio non avrà quanto richiesto, il Comune non verrà ammesso al contributo. Le conclusioni, a mò di interrogativi, dei tre consiglieri d’opposizione: “Può essere adottata una determina dirigenziale a contrarre e poi una per l’affidamento del lavoro senza avere accertato le somme con le quali il lavoro è pagato? Si possono accertare le somme senza avere la certezza dell’ammissione al contributo? Può partire un cantiere in assenza di tutti questi pareri, documenti ed elaborati progettuali? Poiché siamo convinti che la risposta a tutte queste domande sia un secco ‘no”, non possiamo che ringraziare l’Assessore Petruccelli per averci appena detto che il Cantiere “Molo S. Maria” è abusivo. Anziché il solito post propagandistico, però, ci saremmo aspettati da lui azioni che gli sarebbero state più confacenti” con un chiaro riferimento all’attività professionale quotidiano dell’assessore ai Lavori Pubblici che era, resta e continuerà ad essere un bravo agente della Guardia di Finanza.
A proposito del conto consuntivo 2022 l’ex capogruppo consiliare dell’Udc Giuseppe Matarazzo ha invitato , a distanza, i consiglieri Scinicariello, Mitrano e D’Amante a chiedere di rinviare lunedì la discussione e l’approvazione dell’argomento in consiglio comunale: “L’amministrazione comunale di Gaeta nel corso del 2022, in qualità di ente creditore, non è riuscita ad introiare oltre 2 milioni di euro di Tari (il tributo sul ciclo dei rifiuti) dai contribuenti e la rendita derivante dall’affitto al commissariato di Polizia di stato per oltre 30mila euro per gli anni precedenti. La cosa mi convince sempre di più sull’inefficienza amministrativa e i consiglieri comunali non possono votare un rendiconto riguardante il 2022 con tutti questi dubbi sull’ esigibilita’ di somme (come di altre) risalenti ad oltre 10 anni fa. Leggere che tra i residui attivi riguardanti l’anno 2022, cioè somme che l’amministrazione comunale deve ancora riscuotere, vi sono oltre 51mila euro che il Circolo Rennis deve ancora versare al comune di gaeta mi conferma nel mio ” disgusto” verso questa amministrazione comunale – ha attaccato frontalmente l’avvocato Matarazzo – Al di là della decisione del Tar , previste nell’udienza del 17 luglio 2023 ,come è possibile che una società che per l’ anno 2022 è debitore di oltre 51mola euro possa aver partecipato ad una gara??!! E’ possibile che nessun consigliere comunale si ponga il problema??..Inoltre è normale per esempio che il comune di Gaeta debba riscuotere per esempio un credito risalente anno 2006??..Purtroppo c’è chi ancora ci crede..- conclude l’esponente centrista – Si tratta soltanto di somme che apparentemente servono soltanto” raddrizzare” il bilancio.. che formalmente è in equilibrio ma sostanzialmente non lo è da anni..”. Troppi.