SPERLONGA – Lavoratori di tutto il mondo unitevi! Ricorda molto l’incipit del Capitale di marxista memoria il primo atto ufficiale adottato dal primo consiglio direttivo del Partito Democratico che almeno a Sperlonga va controcorrente. Nel borgo saraceno presso l’Hotel Aurora di Sperlonga si è celebrato il congresso fondativo del Circolo locale del Pd, partito che per la prima volta nella storia ha deciso di essere materialmente presente con una propria struttura, operativa nelle sue funzioni nella fase in cui molte sezioni Dem su s cala provinciale stanno chiudendo i battenti o ridimensionando la propria attività sui terrtori competenti. A Sperlonga sta avvenendo il contrario in una realtà monolitica sul piano amministrativo da oltre 30 anni per merito del sindaco in carica (e due volte presidente della Provincia di Latina) Armando Cusani o per demerito ed irresponsabilità delle diverse – il plurale è giusto che si utilizzi – minoranze, siano di centro destra che del fronte progressista
Il segretario provinciale del Pd Omar Sarubbo era incredulo quando è stato informato della decisione di alcuni iscritti e simpatizzanti di voler aprire un circolo. In effetti se ne parlava dalle ultime elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre 2021 in cui Cusani si affermò non tanto per i suoi indiscutibili meriti quanto per l’incapacità dei suoi avversari di presentarsi con una sola e unitaria candidatura. Cusani fu rieletto giocando facile al cospetto delle altre due candidature in lizza, quelle dell’ex candidato a sindaco di “Sperlonga Cambia” Marco Toscano e del dirigente chirurgo formiano ma sperlongano d’adozione Vincenzo Viola. In effetti percorso costitutivo del Circolo del Pd è stato rallentato dallo svolgimento delle Primarie di Partito a livello nazionale e , ancor prima, dalle elezioni politiche nazionali e poi da quelle regionali del Lazio. Per quanto possa apparire paradossale quest’ultimo appuntamento elettorale con la candidatura al consiglio della Pisana dell’apprezzato consigliere comunale Alessandro Zori ha permesso di dare visibilità alla presenza del Pd sul territorio e di conseguire risultati soddisfacenti al punto c he lo stesso Pd è risultato essere – per la prima volta – il primo partito a Sperlonga in termini di voti ottenuti.
Chi si aspettava che Zori continuasse a svolgere l’ottimo lavoro politico ed organizzativo effettuato nell’ultimo anno e mezzo è rimasto deluso. Il Pd sperlongano è un partito plurale e ha deciso di eleggere alla sua segreteria un altro suo valido dirigente. Si tratta di Lucio Ferrante che ha accettato la proposta avanzatagli da più parti di guidare un direttivo che, composto da sei persone, ha elaborato ora un documento che dovrebbe assolvere ad un ruolo di ricompattamento tra tutti i “gruppi politici di opposizione “ con il chiaro intento di porre fine, in un giorno prossimo, alla venticinquennale esperienza politico-amministrativa del sindaco Cusani.
A loro è stata inviata questa interessante lettera aperta che, sottoscritta dal neo segretario Ferrante e dal direttivo, denuncia subito “l’arroganza istituzionale della maggioranza consiliare, che finisce sia per comprimere i diritti della minoranza, sia per pregiudicare la trasparenza delle procedure amministrative”. In subordine arriva (inevitabilmente) “l’isolamento che investe i consiglieri di opposizione, causato sia dall’inevitabile disgregazione delle liste civiche dopo ogni elezione e il conseguente disimpegno dei candidati non eletti in consiglio comunale, sia dalla generale mancanza di partecipazione dei cittadini alle vicende politiche del paese. Dalla mescolanza di tutti questi elementi – accusa Ferrante – originano difficoltà e impedimenti per i quali l’azione dell’opposizione spesso risulta sterile o inadeguato, finendo per depotenziarne e sminuirne il ruolo, a tutto vantaggio dell’Amministrazione in carica”.
In effetti le ultime elezioni amministrative hanno posto di fronte ad un risultato del tutto nuovo: per la prima volta la maggioranza degli sperlongani (il 53,8 %) “ha negato il proprio consenso elettorale alla compagine politica che da venticinque anni guida l’amministrazione comunale. Questa dirompente novità impone a tutte le forze di opposizione presenti nel paese – è il monito del neo segretario del Pd di Sperlonga – l’obbligo, politico e morale, di saperne interpretare il significato profondo. E’ di tutta evidenza che questo risultato elettorale esprime, in maniera chiara, la forte domanda di cambiamento che proviene dalla maggioranza degli sperlongani, i quali, pur nel silenzio e nell’immobilismo, attendono da noi una risposta che sia il segno della nostra capacità di imprimere una svolta radicale alla vita amministrativa e sociale del paese”.
Il Pd è il primo ad annunciare il suo impegno a “fornire, fin da ora, una risposta nuova, seria e forte. A questa attesa c’è l’urgenza di rispondere con grande senso di responsabilità, dimostrando che le opposizioni sono disponibili e pronte a costruire, da subito e tutte insieme, un’alternativa politica e amministrativa valida e credibile.” Da qui, alla luce del documento politico approvato dal congresso fondativo del Pd, è stato formalizzato “un accorato appello a tutte le forze d’opposizione affinché si abbandonino polemiche e pregiudizi reciproci e si inizi a dare vita, da subito, ad un progetto di lavoro unitario che operi già nel presente ma con lo sguardo rivolto al futuro. Non chiediamo a nessuno di cancellare la propria storia o di rinunciare alla propria identità politica. Il nostro – ha aggiunto il neo segretario Dem – è un invito a considerare la specificità di ciascun gruppo di opposizione non come un muro divisorio ma come una ricchezza democratica che deve essere messa al servizio dei cittadini, per ricostruire una collettività coesa, per poter offrire ai giovani nuove speranze, nuove opportunità e a Sperlonga un nuovo e diverso orizzonte di sviluppo economico, sociale e culturale. Solo l’unità d’intenti delle diverse anime dell’opposizione potrà veramente e finalmente cambiare Sperlonga. Noi ci siamo” – è la conclusione (ottimistica) del neo segretario del Pd di Sperlonga.