FORMIA – La conferma, dopo le indiscrezioni degli ultimi giorni, è arrivata dal presidente del consiglio comunale di Formia e consigliere provinciale, l’avvocato Pasquale Cardillo Cupo: Fratelli d’Italia ha chiesto l’avvio di una verifica nella Giunta di destra che da oltre un anno e mezzo guida il comune di Formia. La richiesta, che non è stata accompagnata da alcun documento politico, è stata formalizzata al sindaco Gianluca Taddeo nel corso dell’ultimo vertice di maggioranza in cui la delegazione di Fdi ha chiesto, dopo alcuni rumors, di rilanciare l’azione amministrativa dopo “alcune rinunce avvenute di recente”. La rappresentanza del partito di Giorgia Meloni in Consiglio comunale (Pasquale Cardillo Cupo, Ilaria Benocci e Renata Ranucci) ed in Giunta (il vice sindaco ed assessore al turismo Giovanni Valerio) ha utilizzato elegantemente il plurale, ma la richiesta di fermare le bocce e di ridisegnare l’esecutivo a trazione Forza Italia-Fdi segue di alcuni giorni le polemiche dimissioni dell’assessore alle attività Produttive e Suap Chiara Avallone, da tempo oltremodo insofferente nei confronti dei vertici dell’amministrazione formiana per il suo diminuito potere decisionale nell’ambito della gestione della sua delega amministrativa.
“La nostra richiesta è finalizzata ad ottimizzare le varie forze in campo e ad armonizzare al meglio quegli incarichi che, strategici per un migliore funzionamento dell’amministrazione comunale, sono in capo al nostro sindaco Taddeo – ha commentato l’avvocato Cardillo Cupo – che, nonostante il generoso impegno quotidiano, deve essere sostenuto da assessori nella pienezza dei loro ruoli. La nostra proposta va nell’interesse totale dell’amministrazione che, dopo essere stata costretta ad affrontare una lunga fase emergenziale in questo primo anno e mezzo di consiliatura, è attesa da un percorso meno accidentato che sapremo percorrere insieme grazie al contenuto del bilancio di previsione, al piano triennale delle opere pubbliche e alla concretizzazione del nostro piano di fabbisogno del personale”.
Le dichiarazioni condite di tanto miele del presidente Cardillo Cupo sono servite invece a far emergere un po’ di fuoco che covava da mesi sotto la cenere nei rapporti tra Fratelli d’Italia e Forza Italia. Il sindaco Taddeo è stato bravo a vincere (di misura) le ultime elezioni amministrative ma – è il ragionamento di Fdi – non può continuare ad avere l’interim di deleghe che rappresentano oltre la metà del potere di una Giunta normale: urbanistica, persona le, Polizia Locale, Protezione civile e, da due settimane, dopo la dolorosa uscita di scena dell’assessora Avallone, quelle alle attività Produttive e Suap. Troppe, secondo Fratelli d’Italia, nelle mani di un’unica persona. Che si tratti del sindaco di Formia Gianluca Taddeo (Forza Italia) poco importa.
Questa verifica sollecitata da Fdi non prende le mosse dalle dimissioni dell’avvocato Avallone– che in Giunta era espressione della lista civica del sindaco Taddeo – ma parte da molto lontano, dall’esito delle elezioni politiche (di settembre 2022) e di quelle regionali del 12 e 13 febbraio sino alla decisione dell’ex consigliera leghista Caterina Merenna di aderire a Fdi pur rimanendo “indipendente” in Consiglio comunale. Fratelli d’Italia, facendo leva potenzialmente su quattro consiglieri comunali, rivendicherebbe un secondo assessorato e le scelte in prima ed in seconda fascia – come detto – non mancano.
I tempi. Questa ridistribuzione e riassegnazione delle deleghe nella Giunta Taddeo dovranno avvenire “subito. Lo stesso sindaco – ha aggiunto Cardillo Cupo – ha ammesso che temporeggiare non servirà alla causa di garantire un buon governo a Formia. Naturalmente da parte nostra ci sarà l’aiuto per ricostituire il plenum della Giunta”.
Fratelli d’Italia ha fretta ed elettoralmente ha le sue buone ragioni: tra meno di un anno si voterà per le elezioni europee e bisogna moltiplicare gli sforzi per essere pronti per quell’appuntamento politico. Se lo stesso Cardillo Cupo da tempo avrebbe garantito il suo impegno ad accettare un’eventuale candidatura, il sindaco Taddeo non può fallire le prossime mosse. A cominciare dalla sostituzione dell’avvocato Avallone che potreà avvenire “pescando” tra i cinque consiglieri comunali in carica della lista “Gianluca Taddeo sindaco”. Semplicemente che la prima dei non eletti è proprio l’avvocato Avallone che, dopo essersi congedata in lacrime dal Comune, potrebbe rendere pan per focaccia qualora venisse recuperata con la surroga in Consiglio comunale.
Il sindaco Taddeo dovrà valutare anche le eventuali insidie che potrebbero nascondersi qualora allegerirebbe il portafoglio assessorile dei vari Fabio Papa (cultura), Rosita Nervino (Servizi sociali) e l’eterna Eleonora Zangrillo (Lavori Pubblici). Quest’ultima, candidata alle regionali a febbraio per Forza Italia, sa da tempo di poter e dover affrontare una cura dimagrante per quanto la possibilità di rinunciare alle diverse e pesanti deleghe sinora occupate. Che fare? Semplice, avviare un dialogo sotterraneo con personalità romane di Fdi per sopravvivere a se stessa. Eleonora Zangrillo da giorni avrebbe promosso contatti con il vice coordinatore regionale Fdi nonché neo consigliere regionale e presidente della commissione Attività produttive Enrico Tiero.
Con quale obiettivo? Mettere a disposizione in vista delle prossime europee il suo carnet elettorale e, chissà che la sua candidatura non potrebbe anche essere garanzia per una riconferma nel posto che ricopre in Giunta. E la richiesta dell’avvocato Cardillo Cupo di dar vita ad una verifica in Giunta sarebbe tutt’altro che casuale….E sopravviverà chi sbaglierà di meno…