LATINA -” Trascorso il ‘tempo dell’inventario’ necessario per avviare la macchina amministrava, le prime azioni messe in campo dalla Giunta Rocca tendono ad ingolfare l’amministrazione regionale e a gravare sui cittadini. Ai provvedimenti bandiera, come la rimozione del patrocinio al Roma Pride quasi a significare l’allontanamento dell’Istituzione regionale dai diritti civili, si aggiungono una serie di scelte in netta controtendenza con quanto promesso in campagna elettorale dal centrodestra: il bilancio di previsione 2023-2025, oltre al sostanziale mantenimento dell’approccio della giunta precedente, ha come unica novità l’eliminazione del fondo taglia tasse con conseguente aumento record dell’IRPEF (da 1.77% a 3.33%)” – così inizia una nota a firma del gruppo politico “Latina in azione” che fa capo al leader nazionale Carlo Calenda.
“L’addizionale aumenta sui redditti superiori ai 15.000€ lordi e, considerata la media regionale dei reddi5 pari a 23.000€, si tratterà di un vero e proprio salasso per gran parte dei cittadini e in particolare alla classe media che già vive un periodo di grande difficoltà e che con5nuerà a perdere potere d’acquisto. Oltre il lavoro fortemente discutibile sul bilancio, Rocca interviene sulla Sanità (argomento sbandierato e professato durante la campagna elettorale come fulcro dell’azione amministrativa) centralizzando su sé stesso le nomine del nuovo personale all’interno delle aziende sanitarie locali o eventuali scorrimento di graduatoria. Un provvedimento non condivisibile che complicherà ulteriormente la situazione della Sanità laziale quando invece sarebbe stato necessario un confronto con le direzioni delle aziende sanitarie per rivedere insieme il fabbisogno del personale e colmare i vuoti che insistono da anni. Poche azioni, errate, che gravano sulle spalle di tutti i cittadini. La Giunta Rocca non inizia nel migliore dei modi e in poco tempo tradisce le promesse elettorali” – si legge in conclusione.