SORA – Il Tribunale di Cassino ha assolto un noto imprenditore di Sora dall’accusa di evasione fiscale. L’uomo era stato coinvolto in un’inchiesta aperta a seguito di un controllo dell’Agenzia delle Dogane presso una concessionaria di Sora relativamente all’acquisto di cento auto di lusso. Secondo gli inquirenti, era stata posta in essere una triangolazione fittizia tra una società estera e due operanti in provincia di Frosinone: una di queste due era stata trasformata in una “società cartiera” nel secondo che l’acquisto delle autovetture era soltanto formale. La società ti cui era titolare l’imprenditore assolto, sempre secondo l’accusa, aveva utilizzato le fatture di acquisto, annotandole nelle scritture contabili della società per portarsi così l’imposta sul valore aggiunto a credito, sebbene il passaggio fosse da ritenersi solo di natura formale. Il difensore dell’imputato, l’avvocato Emanuele Carbone, è riuscito a dimostrare che il proprio assistito si era limitato a registrare sì le fatture sospette nelle scritture contabili obbligatorie dell’autorivendita, senza che avesse effettivamente curato l’acquisto delle auto in quanto la compravendita era in un periodo precedente alla sua nomina quale amministratore.