Una bocciatura in piena regola. Fu illegittima la concessione nell’estate 2022 da parte del comune di Ventotene del servizio di ormeggio ed assistenza alle imbarcazioni da diporto all’interno dei 7189 metri quadrati dello specchio acqueo in concessione alla stessa amministrazione comunale in località Porto Nuovo secondo quanto prevede la concessione Demaniale Marittima numero 52 19 novembre 2007. A sentenziarlo, dopo quasi un anno, è il Tar-sezione di Latina che ha annullato l’intera procedura seguita dall’appena eletta amministrazione Caputo che culminò con l’affidamento del servizio alla ditta “Antonio Langella”. Il Tar ha raccolto invece con successo il contenuto del ricorso che, presentato dal Diving Center di Francesco Coraggio, è stato sottoscritto dall’avvocato Alessandro Longo. I fatti. Sullo sfondo di questa imbarazzante vicenda c’è la scelta politica di privatizzare il servizio riguardante la gestione dei remunerativi pontili. La precedente amministrazione comunale guidata dal sindaco Gerardo Santomauro con la delibera consiliare numero 23 del 31 maggio affidò la gestione della concessione all’appena costituita società multiservizi “Stella Maris Multiservizi Ventotene s.r.l.”. Cosa che rifece il 30 maggio 2022 il commissario straordinario che dispose l’affidamento temporaneo per un mese, sino al 30 giugno di un anno fa, della stessa concessione alla municipalizzata del comune nelle more dell’espletamento di una procedura ad evidenza pubblica per la definitiva individuazione del gestore sino al 31 dicembre 2022.
In piena estate l’appena eletta amministrazione del sindaco Carmine Caputo si mobilitò, pubblicando il capitolato ed il bando di Gara ed il nuovo gestore, la ditta “Antonio Langella”, venne individuato e ufficializzato con il 29 luglio 2022 con la determinazione numero 218 firmata dall’allora dirigente Antonella Cantaro, la stessa che fissò in 50mila euro il prezzo posto a base d’asta. Si sa, la fretta è sempre una cattiva consigliera e l’intera procedura fu impugnata nel settembre dal Diving Center di Francesco Coraggio. Mercoledì la prima sezione del Tar di Latina gli ha dato ragione su diversi fronti censurando apertamente l’operato dell’appena eletta amministrazione comunale. Il bando della dottoressa Cantaro, oltre ad non essere sufficientemente pubblicizzato, conteneva una serie di lacune in sede di istruttoria nel senso che, violando l’articolo 167 del decreto legislativo 50/2016 (il Codice degli Appalti), non precisava – ed è questo l’aspetto più grave dell’intera vicenda – il valore dell’affidamento.
Nel suo ricorso al Tar l’avvocato Longo ha scritto come il suo assistito non abbia potuto presentare “un’offerta consapevole, tale da consentire la valutazione della possibilità di rientrare dall’investimento e di realizzare un utile, non avendo il Comune di Ventotene indicato il valore della concessione ma solo l’importo del canone (50mila euro) da corrispondere all’Amministrazione”. Bisognava fare in fretta ma la legge non ammette ignoranza o deroghe nel senso che sono stati violati – come prevedono diversi articoli del Codice degli Appalti – i principi della concorrenza, della trasparenza, della pubblicità e della non discriminazione. Il Diving Center ha lamentato al Tar di aver beneficiato di “un termine eccessivamente breve per presentare un’offerta” e poi ….l’aggiudicazione disposta alla ditta “Antonio Langella” è avvenuta “a favore di un concorrente privo dei requisiti di partecipazione previsti dalla legge. Il Comune di Ventotene ha deciso di farsi assistere legalmente dall’avvocato Renato Ciamarra, è lo stesso legale che difende in altri procedimenti penali il potente ex vice sindaco Modesto Sportiello che sul piano imprenditoriale gestisce lo stesso servizio di ormeggio ed assistenza alle imbarcazioni da diporto. Il comune ha provato davanti al Tar a far rivelare l’inammissibilità del ricorso del Diving Center non tanto perchè non aveva partecipato alla licitazione quanto per la (tardiva) decisione – più volte sollecitata dall’ex sindaco Santomauro – della Giunta Caputo del 9 novembre scorso di revocare in autotutela tutti i provvedimenti di aggiudicazione del servizio firmati dall’ex dirigente Cantaro.
Se è vero che piove sempre sul bagnato il Diving Center ha preannunciato la propria volontà ad ottenere il “risarcimento del danno subito” e la beffa immancabilmente ha investito la stessa amministrazione comunale che non ha ancora percepito completamente, a distanza di mesi, il canone concessorio che avrebbe dovuto versarle la ditta “Antonio Langella”. Ne è scaturito un altro contenzioso ed il comune di Ventotene, dopo aver subito le rimostranze giuridiche del Tar, è costretto ad indossare i panni della volpe e ad inseguire in qualità di creditore il concessionario che non avrebbe potuto nominare….E non è finita. La stagione turistica è appena iniziata e, dopo mesi di attesa, soltanto il 26 maggio scorso il dirigente della ripartizione tecnica Mauro Cangiani ha pubblicato il bando per il tradizionale affidamento (sino al prossimo 31 dicembre) del servizio di ormeggio e assistenza alle imbarcazioni nei quasi 7200 metri di specchio acqueo di cui il comune di Ventotene è concessionario dal 2007 . La base d’asta per il 2023 resta sempre di 50mila euro ma l’avviso contiene una clausola che si presta a non pochi dubbi di natura giuridica e procedurale: i partecipanti interessati dovranno versare la somma pari al 50% del prezzo offerto attraverso un bonifico presso la tesoreria del comune di Ventotene. Dovranno essere indicati sull’istanza di partecipazione l’ora ed il giorno dell’esecuzione…e per controllare i bonifici in arrivo sull’Iban del comune di Ventotene con il bando aperto….per l’affidamento dei pontili non è necessario conseguire una laurea in materia economica o giuridica (questa procedura violerebbe il reato penale della turbata libertà degli incanti ?) presso l’università di Oxford e di Cambridge.