REGIONE LAZIO – Nel Pd del Lazio è nel caos: le Primarie regionali del prossimo 18 giugno, infatti, avrebbero dovuto essere, con molta probabilità, un duello tra Daniele Leodori, delfino del compianto Astorre, e Mariano Angelucci… Ma proprio quest’ultimo, ieri, ha annunciato la sospensione della sua candidatura, che potrebbe essere “scongelata” solo dopo un colloquio, a livello nazionale, con la segretaria Schlein.
Il motivo di questo scontro? Angelucci ha fatto sapere di contestare il metodo, spiegando: “Umiliano gli iscritti con una consultazione nei circoli che non ha senso, siamo solo due candidati, il dibattito andava fatto con più tempo e sui programmi, invece, si perde tempo per qualcosa che è stato già deciso”.
Ma Angelucci non ha risparmiato le frecciate al veleno, arrivando a fare addirittura il nome del suo più diretto avversario per queste Primarie, sottolineando che: “Ci stiamo provando con tutto il cuore a dare una mano a rinnovare il PD Lazio e il gruppo dirigente che ha perso ogni competizione possibile negli ultimi anni – continua Angelucci – Abbiano perso le elezioni nazionali, regionali, tutti i capoluoghi e tutte le maggiori città del Lazio esclusa Roma. Nonostante questo, senza alcuna presa di responsabilità nei confronti della nostra comunità, senza alcuna discussione, confronto con gli iscritti, senza alcuna disponibilità a fare un passo di lato viste le numerose sconfitte, Leodori e tutto quel gruppo dirigente che ha governato e fatto tutte le scelte politiche che hanno determinato queste sconfitte si è candidato a governare il Partito”.
Angelucci in attesa di Schein: ci sarà la svolta?
Una sospensione, quindi, che vuole fare rumore sulla mancata presa di responsabilità da parte del Partito, a cui fa riferimento anche Daniele Leodori, al momento unico candidato per le Primarie del Lazio.
Ma Angelucci lascia una porta aperta e tra una frecciata e l’altra fa sapere: “Sospendo la mia candidatura, in attesa di un incontro con la segretaria Schlein e il presidente Bonaccini, che spero possa avvenire subito.
Mi auguro che ci sia un sussulto immediato – conclude Angelucci – . Per l’ enorme rispetto che abbiamo verso la nostra comunità, in attesa di avere un chiarimento parteciperemo alle discussioni nei circoli, ma in segno di solidarietà verso il ruolo degli iscritti non parteciperemo al voto e chiediamo che lo stesso venga tolto non comportando nessuna scelta”.
Ci saranno dialoghi e ripensamenti tra le parti? Difficile dirlo con certezza, ma che tra i dem si respiri aria di crisi non c’è dubbio…