PONZA – “Parlare ad una platea di giovani è per me un onore perché ritengo che noi, ‘non più giovani’, dobbiamo avere molto più rispetto di voi, della vostra idea di progresso che è senz’altro più vicina alla realtà e a dove stiamo andando. Una sfida complessa per un futuro che a voi è molto più chiaro e che la nostra generazione deve provare a comprendere e ad interpretare. Una distanza che dobbiamo colmare e che è evidente a tutti, soprattutto quando parliamo di ambiente. Forse è l’argomento che negli ultimi anni ha fatto emergere con maggiore evidenza la diversa sensibilità tra generazioni e che invece deve trovare le opportune convergenze. Sappiamo bene che le decisioni che prenderemo ora condizioneranno la vita sul nostro pianeta e su questo abbiamo una grande responsabilità nei confronti delle generazioni future, con le quali dobbiamo lavorare per creare le condizioni per un’economia sostenibile, inclusiva e innovativa. Lo dico con ferma convinzione perché stiamo vivendo un tempo di grandi cambiamenti e voi avete un ruolo fondamentale in questo processo; a noi spetta il compito di creare le condizioni perché le giovani generazioni diventino il motore di questo cambiamento” – Lo ha detto il Presidente di Assonautica Italiana, SiCamera e Camera di Commercio Frosinone Latina, Giovanni Acampora, intervenendo nel Panel “Economia del Mare” al convegno ARIA di Unindustria in corso a Ponza.
“È appena iniziato l’anno europeo delle competenze e la formazione sarà l’asset fondamentale per abilitare voi, che siete i nostri giovani e il futuro del nostro Paese, alla cultura ambientale e marittima dell’Italia. Da sempre siamo visti come il pontile dell’Europa nel Mediterraneo, ma questa è una visione solo geografica che dobbiamo riempire di contenuti politici, sociali ed economici. Sul tema della sostenibilità ognuno deve fare la propria parte e noi abbiamo iniziato l’anno scorso con la prima edizione del Blue Forum italiano in cui abbiamo dato vita al Blue Forum Italia Network. Un appuntamento che quest’anno è giunto alla sua seconda edizione radunando la prima rete di utenti del mare in Europa. Un modello che la Commissione vuole replicare anche negli altri Paesi. Una comunità del mare che annualmente si riunisce, creando occasioni di dibattito, analisi e confronto sui temi della sostenibilità ambientale, sociale e digitale della Blue Economy. I presupposti perché la blue economy italiana diventi un pilastro per il nostro Paese ci sono tutti. L’economia del mare può e deve guidare il processo di transizione sostenibile, sociale e digitale dell’Italia e dell’Europa”.
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