APRILIA – La droga, quaranta chilogrammi di cocaina, era stata nascosta in 6 tavole da surf che, spedite dall’aeroporto internazionale di Montevideo in Uruguay, era destinata al mercato italiano e, in particolar modo, a quello di Ardea e Aprilia. Questo importante sequestro ha avuto ora un seguito nell’ambito di una vasta operazione contro il traffico internazionale di sostanze stupefacenti che ha visto coinvolti, oltre all’Uruguay e all’Italia, la Spagna ed il Portogallo.
Nel paese lusitano sono stati arrestati Patrick Mauriello, di 29 anni, ed Emanuele Di Pasquale di 47 mentre Andrea Meneghello, di 44 anni, è stato bloccato dalle Squadre Mobili di Reggio Calabria e di Roma su mandato delle autorità uruguaine di Polizia ad Ardea, di cui è stato per un breve periodo anche consigliere comunale. Secondo gli inquirenti la droga, sequestrata lo scorso 24 maggio, dall’Uruguay avrebbe dovuto raggiungere il Portogallo e da qui arrivare in Calabria prima di finire sul mercato a sud di Roma.
“Si tratta di un’operazione importante per l’Uruguay e per l’Italia perché ha confermayo l’importanza della cooperazione internazionale a livello giudiziario ed investigativo – hanno detto il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri ed il procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo – I rapporti di cooperazione tra la Procura della Repubblica di Reggio Calabria e la polizia giudiziaria uruguaiana risalgono nel tempo ed hanno prodotto risultati importanti come l’arresto nel 2021 del trafficante internazionale di droga Rocco Morabito, all’epoca latitante, per molti anni residente proprio in Uruguay e catturato in Brasile. Dobbiamo ringraziare gli investigatori dell’Uruguay, del Portogallo e della Spagna che ci hanno coinvolti in questa operazione. La cooperazione internazionale è alla base ormai di ogni indagine contro la ‘ndrangheta e contro le organizzazioni criminali dedite al traffico di droga“.
“Importante – ha detto ancora il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria – è stato il nostro supporto nell’individuazione e nella localizzazione degli italiani che risultano coinvolti nel traffico internazionale di stupefacenti. Nel giro di pochi giorni sono state avviate attività d’indagine in coordinamento internazionale con quattro uffici, tre dei quali all’estero, che hanno prodotto risultati eccellenti. I tre arrestati sono stati già coinvolti in precedenti inchieste della Procura di Reggio Calabria. È ancora troppo presto per parlare di possibili sviluppi investigativi, ma la collaborazione con l’Uruguay, il Portogallo e la Spagna proseguirà sicuramente. Sin da oggi garantiamo la disponibilità a fornire il migliore supporto”.
“Giova ricordare – ha concluso Bombardieri – che nell’ultimo anno e mezzo nel porto di Gioia Tauro, che storicamente è stato un punto di arrivo dello stupefacente proveniente dal Sudamerica, sono state sequestrate 30 tonnellate di cocaina in varie operazioni. Questo ha indotto le organizzazioni criminali a scegliere, per l’arrivo dello stupefacente in Europa, altri luoghi che possano consentire minori probabilità di individuazione e sequestro da parte dell’autorità giudiziaria“.
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