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Gaeta / “Gazzetta di Gaeta”, presentato il nuovo numero dedicato alle storie noir del Golfo

GAETA – I sempre accoglienti locali dell’bar “Old Station” non sono riusciti ad accogliere il folto pubblico che ha voluto partecipare venerdì sera alla bellissima presentazione del decimo numero della “Gazzetta di Gaeta” che, in libreria da tre anni grazie ad una nuova e coraggiosa veste editoriale e redazionale, ha voluto dedicare la sua ultima uscita al “Noir”. E’ la cronaca che, facendo sempre notizia, è quella che accende sempre la passione del cronista e, con essa, rappresenta di ogni comunità e delle persone che le abitano, il proprio lato oscuro e, dunque, anche le ferite personali e i drammi sociali.

Quello scelto da Luca Di Ciaccio , Milena Mannucci e Sabina Mitrano, è un tema bollente ed accattivante: “Quando da noi avviene un delitto siamo tutti colti da orrore, disgusto, sgomento: l’equilibro del nostro piccolo mondo antico fatto di amici, parenti e conoscenti – ha detto Luca Di Ciaccio nell’intervista video allegata- è scosso da un terribile lampo Io quello lo conoscevo, non avrei mai pensato”.

L’ultimo accattivante numero de “La Gazzetta di Gaeta” – una rivista trimestrale che, presentato alla presenza dell’attiva delegata alla Pubblica Istruzione del comune Gianna Conte, una qualsiasi scuola di ogni ordine e grado dovrebbe avere nella propria biblioteca e far leggere ai propri ragazzi e studenti – ha deciso, come i precedenti, di aprirsi ancora di più al comprensorio del sud pontino. E contributi importanti arrivano anche da Itri con un mistero che riguarda Fra’ Diavolo, un caso di cronaca nera giunge invece da Castelforte, mentre da Formia viene narrato un interessante duello.

Anche per questa edizione non sono mancate firme autorevoli del giornalismo e del panorama culturale del comprensorio: oltre ai colleghi Graziella Di Mambro e Salvatore Minieri, ha scritto per il 10° numero de “La Gazzetta di Gaeta” anche Sandro Gionti, “penna illustre del giornalismo locale, maestro di cronaca nera”. Che sia un numero da leggere tutto d’un fiato, che fa ricordare, riflettere, emozionare, lo anticipano anche gli altri autori che hanno deciso di “dare una mano” a rilanciare un’iniziativa editorale che dà lustro all’intero sud pontino.

Tra questi, oltre al direttore editoriale Luca Di Ciaccio e al sempre più generoso editore Jason R. Forbus di “Ali Ribelli edizioni”, anche Carlo e Francesco Di Nitto, Maria Stamegna, Sabina Mitrano, Alfredo Saccoccio, Franca Di Principe, Renato Marchese, Antonio Ciano, Erasmo Lombardi Di Perna (la voce storica del calcio gaetano che ha presentato l’evento come sempre con un linguaggio asciutto ma efficace), Gian Paolo Caliman, Lino Sorabella, Nicola Ancora, Olimpio Di Mambro, Davide Burricco, Rosanna Lampugnani, Delio Fantasia, Milenna Mannucci, “Piajagpt”, Salvatore Antetomaro, Francesco Di Chiappari e chi scrive.

In 209 pagine i vari contributi che hanno arricchito l’ultimo numero de “La Gazzetta di Gaeta” sono stati capaci, inoltre, di smorzare il tono della narrazione noir offrendo un imperdibile, irriverente elenco semiserio dei 50 misteri di Gaeta e non solo.

Il direttore editoriale Di Ciaccio si è soffermato sul primo elemento accattivante su cui si sofferma il lettore, la copertina :“In questo volume abbiamo ceduto all’intelligenza artificiale il compito di rappresentare situazioni oscure e oscurate, generando tra le altre l’illustrazione che compare in copertina attraverso l’utilizzo delle parole chiave “Vicoli di Napoli, Noir” a dimostrazione che il nostro legame con l’antica Partenope trascende il piano fisico e il passato, nel bene come nel male, nella luce come nell’ombra”.

“La cronaca nera – scrive nella sua prefazione Jason R.Forbus – è la cenerentola della storia, quella cosiddetta ‘minore’, ma che corso avrebbero seguito le vite di innumerevoli persone se determinati eventi fossero andati diversamente? No, non abbiamo inseguito alcun ‘butterfly effect’ né voluto soddisfare morbosità varie rispetto a fatti di sangue. In queste pagine – precisa anche nell’intervista video allegata – si è tentato di riportare uno spaccato dell’esperienza umana e senza abbellimenti di sorta, evitando dove possibile di menzionare vittime e carnefici”.

“Abbiamo a disposizione elaborate discipline sociali in grado di individuare e contrastare il disagio dove esiste, in tutti gli ambiti e in tutti i termini, sia esso economico, sociale e psicologico. I servizi sociali, se spiegati alla comunità e da essa sostenuti, possono intervenire nelle scuole e nelle famiglie per lenire le ferite dell’animo, aiutandoci ad affrontare i nostri demoni fisici e immateriali” – conclude.

INTERVISTE video Luca Di Ciaccio, direttore editoriale “La Gazzetta di Gaeta” e Jason R.Forbus, editore “Ali Ribelli

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